“Il centro destra boccia la nostra risoluzione per la salvaguardia dell'Abruzzo, Regione dei Parchi, da una deriva petrolifera” denuncia Giuseppe Di Febo del Gruppo consiliare di SEL alla Provincia di Teramo.
“E' tornato in consiglio provinciale il 28 novembre, dopo il rinvio prepotentemente votato dal centro destra nella scorsa seduta del 14 novembre- continua Di Febo- il nostro ordine del giorno che impegnava la Provincia di Teramo in un proprio ricorso straordinario al Capo dello Stato, per assumere una decisione di netta contrarietà all'istanza di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi denominata "Colle dei Nidi".
Nonostante questo periodo in cui il centro destra poteva anche riflettere e rivedere la propria posizione, anche in considerazione dello svolgimento della manifestazione contro la petrolizzazione di domenica scorsa, ha bocciato la nostra risoluzione”.
“Il Presidente Catarra e il centro destra provinciale- conclude il consigliere- cercano solo di arrampicarsi sugli specchi ma è solo e soltanto evidente che anziché sostenere la battaglia dei diversi comuni e delle associazioni ambientaliste che si stanno opponendo alla deriva petrolifera, stanno favorendo di fatto solo le società petrolifere”.
“E' tornato in consiglio provinciale il 28 novembre, dopo il rinvio prepotentemente votato dal centro destra nella scorsa seduta del 14 novembre- continua Di Febo- il nostro ordine del giorno che impegnava la Provincia di Teramo in un proprio ricorso straordinario al Capo dello Stato, per assumere una decisione di netta contrarietà all'istanza di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi denominata "Colle dei Nidi".
Nonostante questo periodo in cui il centro destra poteva anche riflettere e rivedere la propria posizione, anche in considerazione dello svolgimento della manifestazione contro la petrolizzazione di domenica scorsa, ha bocciato la nostra risoluzione”.
“Il Presidente Catarra e il centro destra provinciale- conclude il consigliere- cercano solo di arrampicarsi sugli specchi ma è solo e soltanto evidente che anziché sostenere la battaglia dei diversi comuni e delle associazioni ambientaliste che si stanno opponendo alla deriva petrolifera, stanno favorendo di fatto solo le società petrolifere”.
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