Il Circolo di Sinistra Ecologia e Libertà di Teramo, apprendendo le recenti proposte urbanistiche del Sindaco Brucchi, sottolinear come, “ancora una volta, il Centrodestra non ha presentato un progetto urbanistico organico per la città di Teramo ma si è limitato ad interventi a macchia di leopardo, utili solo ad alcuni poteri. I due progetti, infatti, favoriscono una nuova e scellerata cementificazione del centro storico, con la compromissione tombale del luogo che custodisce reperti archeologici destinati così a scomparire per sempre per fare spazio ad un nuovo parcheggio. Parcheggio di cui, inoltre, non si ha proprio bisogno, vista la più che sufficiente capienza, nonché la vicinanza con quelli di “San Francesco” e di “San Gabriele”. La collocazione di eventuali ulteriori parcheggi andrebbe, invece, inserita in un rivisitato piano del traffico che tenga conto di una viabilità alternativa.
Sorge, allora, il legittimo dubbio che solo per interessi elettorali il candidato Brucchi si stia concentrando sul Mercato di Piazza Verdi e sullo stadio Comunale. La destinazione urbanistica e funzionale dello stadio dovrebbe essere inserita nella futura vocazione e consequenziale riqualificazione del Centro storico; ragion per cui questo luogo va ora difeso dal riduttivo progetto della attuale Giunta.
Di scarso rilievo appare, perciò, il tentativo del Sindaco di dimostrarsi sensibile ai temi dell’artigianato e dell’ecologia con il cinico richiamo ai pannelli fotovoltaici.
Per quanto attiene il Mercato di Piazza Verdi, è indubbio che bisogna intervenire, anche realizzando l’accesso in via definitiva al patrimonio archeologico con il recupero delle aree ora irraggiungibili, ma non può diventare l’ennesimo centro commerciale. Il vero centro commerciale deve essere quello diffuso che già esiste nel cuore della città. La riqualificazione del Mercato di piazza Verdi deve essere, invece, finalizzata a riportare l’attività ortofrutticola nella sua sede naturale, mentre nei luoghi che il Sindaco Brucchi vuole destinare all’inutile centro commerciale, bisognerebbe adibire e costruire spazi dedicati alla micro imprenditorialità giovanile e al reinserimento dei fuoriusciti dal mondo del lavoro, dotati di cablatura e connettività internet, disponibili ai giovani e ai meno giovani. Un luogo di aggregazione, fruibile a rotazione, allo scopo di sviluppare progetti in micro aree allestite, che svolga la funzione di incubatrice delle idee e di aggregazione sociale”.
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