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giovedì 7 marzo 2013

Vincenzo di Marco: “Sindaci in campo per salvare il Ruzzo”

“Dopo le ultime vicende del Ruzzo e le polemiche interne ad un consiglio di amministrazione, che durano da circa 2 anni, appare evidente che è necessario definire una rapida azione di cambiamento.
Bene fa il socio di maggioranza relativa il sindaco di Teramo a rivolgersi ai comuni soci e ai loro sindaci per definire una exit-strategy dall’impasse e ingorgo politico targato centro-destra” sono le parole del Sindaco di Castellalto Vincenzo Di Marco.
Di Marco prospetta una soluzione per uscire dallo stallo: “Ormai credo che i problemi vadano affrontati fuori dagli schemi dei partiti e credo che ai sindaci eletti dal popolo i cui comuni sono e proprietari del Ruzzo è richiesto un atto di responsabilità. Io propongo di nominare come Assemblea subito un consiglio di amministrazione di garanzia fatto da 5 sindaci che rappresentano tutte le forze politiche, che amministreranno l’Azienda gratuitamente senza compenso aggiuntivo a quello che già percepiscono, per il tempo necessario affinché si facciano almeno 3 cose :
-Dare garanzia alle aziende private di riscossione del loro credito di circa 70.000 milioni di euro, attraverso un piano di rientro di 18/24 mesi accompagnato da un progetto di bancabilità degli
investimenti necessari sia sulla rete idrica che su quella fognaria;
-Rimodulazione dei costi dell’azienda, eliminazione della spesa improduttiva e sistemazione della situazione occupazionale con priorità sulla manodopera esterna.
-Ridare priorità al bene pubblico per eccellenza che è l’acqua, principio sancito anche dal referendum di giugno 2011, adoperandosi per l’abbassamento dei costi di consumo per le utenze”.
Continuare a ragionare con la testa che guarda al passato non aiuta nessuno-conclude il Sindaco- anzi peggiora di giorno in giorno la situazione delle aziende creditrici, spaventa i lavoratori e si rischia di rendere irrecuperabile lo stato aziendale.
Io sono pronto. Dobbiamo salvare e rilanciare un’azienda che sta rischiando il default e che è tra le più grandi di questa provincia e lo dobbiamo fare subito con intenti e metodi non consueti al modo di fare politica adottato fino ad oggi”.



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