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giovedì 28 febbraio 2013

Teramo: donne in prima linea per il centro antiviolenza “La Fenice”


Grazie all’iniziativa assunta di concerto dalle Commissioni Pari Opportunità di Provincia e Università di Teramo e dalla Consigliera di parità dell’ente il 7 marzo le donne, insieme a tante istituzioni e associazioni (in primis Provincia e Università) che hanno aderito all’iniziativa, richiameranno l’attenzione dell’opinione pubblica sul grave fenomeno della violenza di genere – che in Italia conta numeri impressionanti – e sulla necessità di garantire la riapertura e lo stabile funzionamento del Centro Antiviolenza La Fenice: unico servizio provinciale di riferimento inserito peraltro nella rete nazionale dei Centri nati per iniziativa del Ministero delle Pari Opportunità.
A presentare l’iniziativa, questa mattina in Provincia, la presidente del CPO Desireè Del Giovine e la sua vicepresidente Zaira Raiola, la consigliera di parità Anna Pompili, la presidente della CPO dell’ateneo teramano, Fiammetta Ricci.
La giornata del 7 marzo vivrà due momenti: quello culturale, la mattina, alla Facoltà di Scienze della Comunicazione attraverso il quale sensibilizzare sul fenomeno della violenza di genere e quello serale, “pragmaticamente” dedicato al sostegno del Centro antiviolenza con una cena per la raccolta fondi .
“Speriamo di riuscire ad accendere le luci della consapevolezza e a spegnere quelli della violenza” ha dichiarato Desireè Del Giovine che ha richiamato l’attenzione sull’ampia adesione associativa e istituzionale all’iniziativa e che sottolineato “la necessità, da parte di enti e istituzioni, di farsi carico di mantenere in vita la rete di servizi indispensabile a contrastare il fenomeno”. Fiammetta Ricci, si è soffermata sul convegno del 7 marzo “La violenza di genere e i suoi volti: non more violence is possible?” che vedrà la partecipazione di esperte che vario titolo sono impegnate nella rete anti-violenza (il confronto è moderato dal giornalista di Rai 3 Antimo Amore) e sulla “prima edizione del Premio Donne in prima linea” che conferirà un riconoscimento a tre donne “che si sono distinte nell’impegno a favore della legalità, nel reiserimento del disagio, nella lotta alle forme di sopraffazione e discriminazione”. La Consigliera di parità, Anna Pompili; ha ricordato l’arretratezza della legislazione italiana in materia: che va aggiornata secondo le linee europee.

Roseto: organizzazione del soggiorno termale per anziani


Roseto. L'Amministrazione Comunale intende organizzare anche per l'anno 2013 i soggiorni termali per anziani, lo rende noto Il Dirigente del Settore Servizi Sociali, Dott.ssa Gabriella Lasca.
Al fine di accogliere le eventuali esigenze, è stato organizzato per il giorno 5 marzo 2013 alle ore 16,00 presso il Centro Sociale Anziani di Roseto degli Abruzzi sito in via Nazionale, n.381, un incontro con tutti i cittadini anziani, in cui si daranno tutte le notizie necessarie e si raccoglieranno i suggerimenti degli interessati relativamente ai periodi dei soggiorni.
Tutti i cittadini pensionati interessati ai soggiorni per cure termale sono invitati a partecipare.

Pineto: ruba un computer portatile in un bar, arrestato


I Carabinieri di Pineto, durante la notte hanno arrestato M.D.C. 45 enne di Pineto per furto. L’uomo, dopo aver avuto un acceso diverbio con il titolare di un bar di Silvi Marina, approfittando della confusione si impossessava di un computer portatile dandosi alla fuga.
Lo stesso veniva intercettato e bloccato dai Carabinieri di Pineto opportunamente allertati , i quali, a seguito di perquisizione recuperavano all’interno dell’autovettura il P.C. restituendolo al legittimo proprietario. Il ladro invece veniva tratto in arresto per furto aggravato e ristretto agli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo previsto per le ore 09,00 odierne.

Giulianova: investe due ragazzi in bicicletta e fugge


Giulianova. In via Trieste un’autovettura, dopo aver investito due ragazzi in bicicletta si allontanava facendo perdere le proprie tracce.
I carabinieri, dopo aver raccolto importanti testimonianze riuscivano a risalire al numero di targa e quindi al proprietario del mezzo che veniva rintracciato poco dopo nel centro abitato di Giulianova. Trattasi di una giovane 23 ENNE Dominicana, C.B.B. da tempo residente nella cittadina Giuliese, la quale dopo un’iniziale reticenza, ammetteva le proprie responsabilità. La donna dopo i preliminari accertamenti, veniva arrestata per omissione di soccorso a seguito di incidente stradale e condotta agli arresti domiciliari a disposizione dell’A.G. di Teramo. L’autovettura posta sotto sequestro per essere sottoposta a più accurate perizie.
I due ragazzi, nel frattempo soccorsi e condotti al locale pronto soccorso venivano dimessi con una prognosi di gg.10 e quindi accompagnati negli uffici della Compagnia ove raccontavano l’accaduto.
Il Capitano Calore Comandante della Compagnia Carabinieri di Giulianova sottolinea il costante impegno dei Carabinieri su tutto il territorio, sia in orario diurno, sia in orario notturno. Le pattuglie in servizio, oltre ad assicurare un prezioso servizio di vigilanza e prevenzione, fronteggiano le numerose richieste d’intervento che quotidianamente pervengono al 112 o direttamente ai comandi stazione.

Giulianova: presentato in Comune il progetto “Deliberiamoci ancora”


Foto ufficio stampa Comune Giulianova
Con il progetto “Deliberiamoci ancora”, presentato stamane nella conferenza stampa tenutasi nella Sala consiliare e la cui versione integrale è disponibile sul sito del Comune (www.comune.giulianova.te.it), l'Amministrazione comunale di Giulianova prosegue sulla strada già tracciata nella scorsa primavera con il primo sondaggio deliberativo. “L’esperienza trascorsa, infatti – ha dichiarato l'assessore alla Trasparenza Archimede Forcellese - ha dimostrato che quando i cittadini sono coinvolti nelle decisioni del Comune e svolgono un ruolo di partecipazione attiva, trovano l’opportunità di vedere sostanziati i principi di democrazia sostanziale contenuti nella nostra Costituzione. Pesiamo quindi che questa sia la strada giusta per un rinnovamento profondo della politica e dei rapporti fra rappresentanti eletti e i cittadini. Tale rapporto, infatti, in una democrazia che si vorrebbe “compiuta”, non si può interrompere con l’espressione del voto, ma deve proseguire fornendo ai cittadini stessi concrete opportunità per sostanziare il principio di sovranità popolare”.
Il progetto “Deliberiamoci ancora”, redatto e implementato dall’associazione DEMOS, prevede due fasi di attuazione. La prima realizzerà un’informazione capillare e intensa sugli strumenti di partecipazione che il Comune, attraverso l’approvazione del regolamento per la partecipazione popolare (unico in Abruzzo e fra i pochissimi in tutto il centro-meridione), ha approntato per favorire la partecipazione diretta e pregnante dei cittadini alle decisioni del Comune; la seconda consentirà l’attivazione dei cittadini e delle associazioni finalizzata alla nascita, per l’anno in corso, delle Assemblee e dei Comitati di quartiere, dell’Albo delle Associazioni e delle Consulte di settore.
“E’ noto che gli strumenti per la partecipazione popolare previsti dal regolamento – ha aggiunto Carlo Di Marco, docente di Diritto pubblico all'Università degli studi di Teramo e presidente dell'associazione DEMOS - sono vari e diversi, ma per il 2013 l’attivazione di questi primi strumenti porterà in ogni caso il Comune di Giulianova fra quelli che intendono stabilire un rapporto diretto con la cittadinanza, proponendosi come facilitatore e promotore di un autentico rinnovamento della politica, di cui si avverte tanto il bisogno, nella direzione della democrazia sostanziale come è scritta nella nostra Costituzione”.
Il percorso previsto dal progetto si concluderà a fine anno con un convegno in collaborazione con l’Università degli studi di Teramo, durante il quale le esperienze giuliesi saranno oggetto di studio, di approfondimento e di dibattito in sede scientifica.

Claudio Ruffini si dimette dagli organismi regionali del PD


Il Consigliere regionale Claudio Ruffini si è dimesso dagli organismi regionali e provinciali del Partito Democratico. Lo annuncia lo stesso Ruffini in una nota, spiegando che la sua decisione era stata comunicata ai vertici del partito già lo scorso gennaio, ma non era stata resa nota per evitare strumentalizzazioni durante la campagna elettorale. "Le ragioni delle mie dimissioni – spiega Ruffini – provengono da un malessere manifestato più volte all'interno del partito. Ero e resto del parere che più che 'apparire' e difendere le proprie posizioni personali, questo partito aveva e ha bisogno 'di sporcarsi le mani nel fare' nell'interesse del bene comune. Adesso, alla luce dello scossone che ci ha investito, ritengo sempre più la mia decisione irrevocabile. Le recenti elezioni politiche che ci hanno visti sconfitti sul campo, impongono di aprire una profonda riflessione all'interno del PD sia regionale che provinciale. Riflessione che a mio giudizio dovrà portare a una radicale revisione sia delle politiche messe in campo, sia nella scelta degli organismi dirigenziali. Si è chiusa una fase politica e bisogna al più presto aprirne una nuova. Il mio appello è rivolto soprattutto a quelle forze sane e giovani all'interno del PD provinciale che vogliono rompere con il passato". Per Ruffini il partito già ha al suo interno queste forze, ma vanno rese protagoniste. "Dobbiamo avere il coraggio di abbandonare gli elementi tattici, tipici dei vecchi partiti – continua il Consigliere regionale – e iniziare a riempire con nuove strategie la mancanza di risposte nei confronti di un elettorato che affacciava da tempo richieste chiare di cambiamento: ridurre il numero dei parlamentari, abbattere i costi della politica, occuparsi dei problemi quotidiani dei cittadini e dei più deboli, differenziarsi più nettamente da vecchi vizi della classe politica, recuperare un rapporto con una opinione pubblica sfiduciata. Il Pd di Bersani questi problemi li ha solo percepiti, ma non li ha affrontati con decisione. Stesso discorso vale per il livello regionale e provinciale abruzzese. Anche qui serviva maggiore coraggio, e il risultato è sotto gli occhi di tutti, specie in Abruzzo. Lascio quindi dopo tanti anni il mio posto negli organismi dirigenziali del Partito Democratico, in favore di un rinnovamento da sempre auspicato ma mai attuato. Non lascio e non abbandono il Pd, a cui riconosco ancora tanti meriti e una centralità all'interno dello scenario politico italiano. Possiamo tornare a essere l'alternativa che il Paese chiede – conclude Ruffini – ma per essere all'altezza di questo compito dobbiamo ripartire dalle cose più semplici, come tornare nelle piazze e tra la gente comune. Dobbiamo ripartire 'dando l'esempio'". (fonte: ASCA)