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mercoledì 18 dicembre 2013

Tercas: arrestato l'ex direttore generale Antonio Di Matteo

la Guardia di Finanza arresta l'ex direttore generale della banca Tercas di Teramo, Antonio Di Matteo. Nei suoi confronti la procura di Roma contesta i reati di bancarotta fraudolenta, ostacolo all'attività di vigilanza e associazione per delinquere.
Assieme all’ex dg sono 19 le persone indagate. Secondo l'accusa dei pm della Procura di Roma, avrebbero prosciugato i fondi della banca per favorire alcuni imprenditori e soci in affari. Tra essi c'è anche l'avvocato e imprenditore modenese Gianpiero Samorì, leader del Mir (Moderati in rivoluzione), formazione di centrodestra che alle ultime elezioni politiche era schierata con l'area politica di Silvio Berlusconi. L'inchiesta è svolta dai pubblici ministeri di Roma Cascini, Calabretta e Loi e l'attività investigativa è stata svolta per diversi mesi dai militari del Nucleo di polizia valutaria delle Fiamme Gialle.
Sono 16 le perquisizioni eseguite dal nucleo di polizia valutaria della Guardia di Finanza presso abitazioni private, aziende e gli uffici della sede centrale dell'istituto di credito a Teramo e di tre sue filiali (Montorio Al Vomano, Roseto degli Abruzzi ed Avezzano) e della filiale di Porto San Giorgio (Fermo) della Banca Popolare di Spoleto.
Il gip del tribunale di Roma, Wilma Passamonti, che ha disposto la misura cautelare del carcere per l'ex dg di Banca Tercas, ha ordinato il sequestro preventivo per equivalente, fino a un limite massimo di 199 milioni di euro, di rapporti finanziari, partecipazioni societarie, beni immobili e mobili, frutto dei reati di associazione per delinquere transnazionale, riciclaggio, appropriazione indebita e bancarotta fraudolenta aggravata.

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