Simona Conte, apprezzata professionista giuliese ed Amministratore Unico della Julia Servizi, si sfoga in maniera tranquilla e sobria dopo aver visto rimbalzare il proprio nome da un blog all’altro senza essere mai ascoltata. Il tutto parte dal commissariamento della Tercas da parte dell’Organo di Vigilanza (Banca d’Italia) che in un solo colpo, mesi fa, ha azzerato tutte le cariche (direttore generale, presidente, consiglio d’amministrazione e collegio sindacale) dell’Istituto di Credito. A monte di tale decisione spartana e senza appello ci sarebbe stata un’allegra gestione del credito, investimenti e quant’altro che non avrebbero spinto al doveroso controllo sia il Consiglio che i revisori. Secondo la Banca d’Italia ci sarebbe stata un’amministrazione superficiale da cui sarebbero scaturiti risultati non confacenti ad una sana attività di intermediazione. Ma Simona Conte sottolinea: “Una situazione davvero paradossale per me. La Banca d’Italia ha indagato in merito agli esercizi 2009 e 2010. In quegli anni non facevo parte del Collegio dei Revisori per cui appare davvero inverosimile potermi attribuire nella fattispecie delle responsabilità giacchè il mio incarico è iniziato il 30 aprile 2010” . Simona Conte continua: “Il bilancio del 2009 non è stato da me sottoscritto. Approvato invece quello del 2010, ma con largo anticipo rispetto al primo controllo effettuato dalla Guardia di Finanza”. Conclude il suo intervento Simona Conte: “Quanto al consuntivo 2011, ossia l’ultimo che potesse riguardarmi, i sindaci revisori (io compresa) si sono espressi pesantemente nei confronti del documento contabile. Sinceramente più di così non potevamo fare”. Simona Conte conclude il suo intervento in modo netto: “Non ho altro da dire”.
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