Affidamenti congiunti ad un professionista esperto e ad uno “giovane”. E’ quanto ha previsto l’Assessorato all’Edilizia pubblica per favorire l’ingresso delle nuove leve nell'ente accogliendo la proposta della Commissione Giovani dell’Ordine degli Ingegneri. Se non hai un curriculum non riesci a lavorare ma se non lavori non hai mai l’occasione di strutturare esperienze professionali da inserire in un curriculum. Per spezzare questo paradosso, l’Assessorato, nel bandire l’avviso pubblico per la formazione dell’elenco dei professionisti ai quali affidare servizi attinenti l’ingegneria e l’architettura, ha introdotto una specifica sezione dedicata ai “giovani” con l’obiettivo di formare gruppi di progettazione “misti” per avvalersi “dell’esperienza di chi ha un curriculum consolidato ma anche della formazione e dell’innovazione di cui sono portatrici le nuove leve”.
Una vera e propria “rivoluzione culturale” come è stata definita dal presidente dell’Ordine degli ingegneri, Alfonso Marcozzi, sottolineando la sollecita risposta della Provincia: “Lo abbiamo chiesto a molti enti ma la Provincia è stata l’unica a recepire la nostra proposta. Perché è chiaro che questo approccio scardina vecchi metodi e uno status quo che non tutti vogliono mettere in discussione. Non è un caso che solo pochissimi enti in Italia hanno introdotto questa possibilità, la Provincia è il primo in Abruzzo a farlo” .
Per gli affidamenti di incarichi di progettazione fino a 100 mila euro (sopra i 100 mila euro è obbligatoria la gara) la Pubblica Amministrazione è obbligata ad attingere da un elenco formato con avviso ad evidenza pubblica. “E’ chiaro che si tende a scegliere il professionista con il curriculum più significativo ma questo finisce per trasformarsi in una vera e propria discriminazione per i giovani. Dopo anni di assenza totale di risorse si ricomincia a parlare di investimenti nell’edilizia pubblica e soprattutto e in quella scolastica: una occasione di lavoro che ora può diventare un’opportunità anche per i neo laureati” ha spiegato l’assessore all’edilizia, Ezio Vannucci.
“Far lavorare i giovani significa offrire un’occasione di crescita a tutto il territorio – ha dichiarato il presidente Valter Catarra - perché introduce elementi di innovazione e confronto che altrimenti vengono a mancare. Bisogna ringraziare l’Ordine e la Commissione Giovani che con la loro sollecitazione ci hanno dato l’opportunità di compiere un salto di qualità”.
La coordinatrice della Commissione Giovani dell’Ordine degli ingegneri, Valentina Antonelli – accompagnata da una delegazione di colleghi – si augura “che in tanti seguano l’esempio della Provincia e che questo risultato diventi una leva per produrre un vero cambiamento di rotta”.
Alla conferenza stampa di presentazione, questa mattina, erano presenti anche il dirigente del settore Piergiorgio Tittarelli e Alessandra Ferri, quest'ultima giovane ingegnere dell’ente, che ha fatto da “ponte” fra la Provincia e l’Ordine per arrivare a questo risultato.
Un risultato già tangibile e misurabile: all’avviso pubblico hanno risposto in 292; di questi 41 “giovani” ingegneri e 17 “giovani” architetti. Circa il 30% dei professionisti, quindi, sono nuove leve da affiancare agli esperti.
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