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venerdì 1 febbraio 2013
Teramo Lavoro: Cretarola si dimette
Dopo una consultazione con la struttura amministrativa della Provincia e la riunione di maggioranza il presidente Valter Catarra ha deciso di incaricare un dirigente dell’ente quale amministratore unico di Teramo Lavoro anche alla luce delle dimissioni di Venanzio Creatola, arrivate all’ente questa mattina. “Si sta valutando la modalità con la quale dare seguito a questa determinazione – afferma Catarra – ma in questo momento è la scelta più celere e semplice per assicurare una governance alla società la quale ha davanti a sé una serie di adempimenti di tipo amministrativo da compiere. Non ci dimentichiamo che gli ex dipendenti della Teramo Lavoro vantano stipendi arretrati e che ci sono delle procedure amministrative da portare a termine. Torno a fare un appello nei confronti di tutti quelli che stanno controllando la società affinchè questi arrivino presto ad una conclusione per sbloccare i Fondi dell’Europa e poter procedere al pagamento degli interventi svolti”.
Rispetto ai commenti politici sulla vicenda giudiziaria il presidente Catarra precisa: “Come tutte le persone innocenti vorrei poter dire molte cose ma rispetto il lavoro della magistratura e attendo di poter mostrare le mie carte anche perché registro che sulla Teramo Lavoro, al momento, pare esserci una rappresentazione parziale dei fatti. Al momento la mia preoccupazione più forte è quella di far ripartire una macchina che è avviluppata su se stessa e che fra comprensibili timori rispetto all’inchiesta in corso e qualche fuga in avanti rischia di creare danni all’ente, ai servizi e anche alle persone”.
Rispetto, infine, alle dimissioni di Cretarola il presidente precisa che è in attesa di riceverle e che “come a tutti quelli coinvolti in questa brutta pagina augura di poter far emergere le proprie ragioni”.
Per quanto riguarda il Fondo sociale europeo, infine, si precisa che la Provincia è in attesa dalla Regione della liquidazione del saldo del rendiconto del Por per l’annualità 2007/2008, per circa 2 milioni di euro e, stante le attuali difficoltà finanziarie, la Provincia non è in grado di affrontare gli ulteriori anticipi di cassa necessari per il pagamento delle spettanze ai soggetti attuatori degli interventi finanziati con il FSE. Solo un terzo di queste somme riguardano la Teramo lavoro perché si tratta di interventi realizzati perlopiù dalle società di formazione.
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