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martedì 26 febbraio 2013

Elezioni: Pd e Pdl tra frizzi e Razzi



Di: Gianluca Torrieri


Politiche 2013. Vince Grillo, perde Bersani, Pareggia Berlusconi. Questa è la sintesi, vagamente calcistica, di questa tornata elettorale. Bisogna anche sfatare il mito della “miracolosa” rimonta dell’ultimo momento del PDL, se andiamo a verificare i sondaggi di inizio mese si vede chiaramente che la coalizione di Berlusconi era data al 28-30%, ossia sulle percentuali confermate dalle urne, il vero miracolo è stato quello di mantenere questi numeri. Miracolo che in sponda PD non è stato fatto. La coalizione di Bersani era accreditata del 36-38% , alla prova dei fatti mancano milioni di voti. Il risultato è nettamente peggiore di quello fatto registrare dal vituperato PD di Veltroni nel 2008. Il PD sta pagando errori presenti e passati, tra cui la mamma di tutti gli errori: non chiedere elezioni subito dopo le dimissioni di Berlusconi nel 2011. Allora si parlò di senso di responsabilità, a me è sembrato più un segno di debolezza, del tipo lasciamo il lavoro sporco agli altri, visto i risultati non sono stato il solo a pensarlo. Altro grave problema del PD è quello di aver perso il contatto con la gente, il giorno prima delle elezioni esponenti del partito mi hanno detto che secondo i loro “esperti” al Senato si sarebbe vinto facile. Gli esperti sbagliavano e non di poco. Mi sembra che il PD abbia perso il senso della realtà, non riesce più a captare gli umori e i bisogni dei cittadini/elettori, come si è potuto vedere nel tracollo teramano. Tutti hanno sottovalutato il Movimento 5 Stelle, che ha ringraziato e si è presa la provincia, in particolar modo la costa, antica roccaforte del centro sinistra. Una dato che salta all’occhio è quello di Roseto, città del capolista alla Camera del PD, dove il partito di Bersani è arrivato terzo…chapeau!. Dopo questi risultati mi sembrerebbe opportuno rivedere qualcosa anche nel meccanismo delle primarie. Primarie che sono state solo l’occasione per regolare i conti in sospeso all’interno del partito e poi….il buio.
Ma se Atene piange, Sparta non ride o almeno non dovrebbe. Nonostante il PDL abbia retto e non ci sia stato il tracollo annunciato, il partito di Berlusconi perde tantissimi voti nella provincia meglio rappresentata sia a livello nazionale (vedi candidati) sia a livello regionale (vedi Giunta Regionale).
Come il PD anche il PDL si porterà dietro un peccato mortale: l’elezione i parlamento di Antonio Razzi (http://internetepolitica.blogosfere.it/2013/02/elezioni-2013-candidati-ecco-gli-impresentabili-e-rispunta-antonio-razzi.html), definito dal Presidente della Regione migliore della Pezzopane, una grave caduta di stile, dire che Razzi e migliore di qualsiasi altro candidato è un crimine contro l’umanità. L’elezione di Razzi…..un giorno la dovremmo spiegare ai nostri figli, in momenti come questo mi ritengo fortunato ad non aver eredi.

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