“Nella disgrazia, una condizione privilegiata, la nostra – ha esordito Catarra – visto che nelle vicine Marche, dove la Regione ha anche aumentato le accise, ogni provincia può contare solo sui 5 milioni del fondo della Protezione civile. Grazie alle scelte fatte dalla Regione Abruzzo e dal presidente Chiodi, allora fortemente contestate, noi possiamo contare su 25 milioni di euro”.
Nonostante si tratti di un fondo “triplo” rispetto a quello dei marchigiani, con questa somma non ci si potrà fare tutto: “Non si potranno rimborsare i danni ai privati – ha specificato il Commissario – ma, come prevede l’ordinanza, solo gli enti locali territoriali. Per far fronte ad altre esigenze chiederemo di poter accedere al Fondo per le calamità naturali costituito dal Governo Monti con i rimborsi, non erogati, ai partiti. Circa 200 milioni di euro che saranno prioritariamente utilizzati per il sisma in Emilia”.
Un percorso snello, quello previsto dalla struttura commissariale per arrivare al rimborso. Come da ordinanza n. 5 del 4 giugno 2012 della protezione civile il 3 agosto sarà presentato un Piano di massima che conterrà sia le spese già sostenute dai Comuni e comunicate alla Protezione civile - che ammontano a 13 milioni 538 mila euro iva inclusa - sia un altro blocco di opere suddiviso per priorità e per aree territoriali di 12 milioni circa. Per l’ individuazione dettagliata degli interventi di questo secondo blocco di opere il Commissario emanerà un decreto che fisserà i criteri di selezione. In seguito, come da ordinanza, e con una procedura condivisa con le amministrazioni, dovranno iniziare le attività di verifica tecnico/amministrativa per procedere ai rimborsi ai Comuni.
“Saremo celeri ma conoscendo le esigenze e le necessità di cassa delle amministrazioni proporrò che, in attesa delle verifiche, una volta accreditata la prima tranche di finanziamento di cinque milioni, la struttura commissariale possa anticipare il 20 o il 30 per cento di quanto chiesto da ognuno salvo il risultato dei controlli” ha annunciato Catarra nel corso dell’incontro.
Organizzata anche la struttura commissariale, a costo zero. Soggetto attuatore è stato nominato l’assessore provinciale alla viabilità, Elicio Romandini; soggetto attuatore e vicario è Enrico Mazzareli, Segreterio generale della Presidenza della Regione Abruzzo.
Il Comitato tecnico scientifico è composto dal segretario generale/direttore della Provincia, Gianna Becci, dall’architetto Danilo Crescia funzionario alta professionalità dell’ente; da Pierluigi Caputi, direttore generale settore Lavori pubblici della Regione.
Infine un Comitato di coordinamento composto dallo stesso Catarra, da Enrico Mazzarelli da Elicio Romandini , da Vincenzo Falasca (assessore provinciale urbanistica e protezione civile); da Gianna Becci; da Paolo Rota (capo di gabinetto); da Antonio Zecchino (avvocato dell’ente); da Leo Di Liberatore (dirigente settore Viabilità/finanze) ; da Danilo Crescia, da Antonio Morgante (dirigente Regione Abruzzo) e da Pierluigi Caputi.
Nel corso della riunione sono intervenuti Elicio Romandini, Enrico Mazzarelli e Pierluigi Caputi per rispondere ai primi interrogativi di carattere amministrativo e procedurale posti dai Sindaci e dai loro tecnici.
I primi cittadini, sottolineando i gravi problemi che pesano sul bilancio degli enti locali fra emergenze – alluvione 2011 e neve 2012 – hanno chiesto a Catarra un “anticipo” più sostanzioso, fino al 50%. Il Commissario non lo ha escluso e si è riservato di verificare la fattibilità dell’operazione.
Tutta la documentazione relativa ai rimborsi – dai decreti alle informazioni – sarà rintracciabile dal sito della Provincia, nell’apposita sezione “Struttura commissariale delegata alluvione 2011” raggiungibile dall’home page.
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