Montorio. “I dati forniti dal Movimento sono completamente infondati – spiega l’assessore al ramo -, innanzitutto non si parla di migliaia di case da ricostruire, ma di circa 300 abitazioni.
Inoltre, su 574 pratiche di esiti “A” finora istruite, ne abbiamo pagate 475 – le restanti sono risultate inammissibili per carenza di requisiti - per un valore complessivo di 3 milioni e 809mila euro. Sono state, inoltre, istruite pratiche per gli edifici delle classi B, C, D ed E per un totale di 2 milioni e mezzo di euro circa. Si consideri che il nostro è un Comune di 8.400 abitanti, che al pari degli altri comuni del cratere, molto più piccoli, ha finora potuto contare sul lavoro di due collaboratori coordinati e continuativi: si tenga presente che nel nostro territorio la mole di lavoro è cento volte superiore a quella degli altri comuni”. Per quanto riguarda i centri storici, l’assessore ricorda che nessuno degli otto Comuni rientranti nell’area del cratere sismico ha approvato e dato avvio ad oggi ai Piani di ricostruzione: “L’iter nel nostro caso sta procedendo speditamente – precisa l’assessore Di Donatantonio – e, ultimata la fase di apertura e valutazione delle offerte, procederemo all’affidamento del Piano entro il mese di marzo. Non si nega che qualche lieve ritardo c’è stato, ma esclusivamente dovuto al rispetto dei vari step previsti dalla nuova filiera per la ricostruzione, istituita dalla recente normativa nazionale”. Considerato che la maggior parte degli interventi riguarda il centro storico, l’assessore ricorda, inoltre, che i cittadini devono rispettare gli adempimenti di legge per la formazione dei consorzi. “Ad oggi risulta – prosegue Di Donatantonio – che molti aggregati non si sono costituiti, in particolare nell’area del centro storico dove abbiamo ad oggi solo 27 consorzi formati sui 66 previsti. Questo può limitare seriamente la progettazione, per cui, dopo l’ampia fase informativa e la pubblicazione dei relativi bandi, sollecitiamo ancora i proprietari di case a costituirsi in consorzi e i tecnici a presentare le progettazioni fuori perimetrazione, ossia ricadenti fuori dal Piano di ricostruzione”. L’assessore si mette a disposizione per qualsiasi cittadino necessiti di ulteriori chiarimenti su procedure da seguire e tempi. La costituzione dei consorzi è importate per accorciare la filiera della ricostruzione ma anche per un’altra considerazione: la redazione del Piano sarà preceduta da una fase di consultazione dei cittadini per definire la priorità degli interventi. Per avere voce in capitolo diventa, quindi, essenziale per i proprietari adempiere all’obbligo di consorziarsi.
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