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venerdì 27 luglio 2012

Prati di Tivo: ”L’ultima ascensione”. Rappresentazione teatrale al Rifugio delle guide


Prati di Tivo. Venerdì 28 luglio, presso il rifugio delle guide, ”L’ultima ascensione” rappresentazione teatrale a cure de “Teatri de le Rùe”. Lo spettacolo narra la tragica vicenda di Mario Cambi, uno dei più grandi scalatori degli appennini, che nel febbraio del 1929 perse la vita insieme al suo fraterno compagno Paolo Emilio Cichetti, nel tentativo di sfuggire alla morsa del gelo e alle tormente di neve che, in quell’anno, ammantarono come non mai il Gran Sasso e l’Italia.
Liberamente tratto dal libro scritto dalla Guida Pasquale Iannetti sugli eventi e la ricostruzione dei fatti attraverso i diari e le pubblicazioni.
La rappresentazione è abbinata ad un escursione guidata, che porterà i partecipanti da Pietracamela al Rifugio delle Guide.




Scheda tecnica dell’escursione


Tempo di percorrenza: 3.15 ore
Difficoltà: E - Escursionistico
Dislivello: 930 m
Segnavia: segnato bianco-rosso
Periodo consigliato: da giugno a ottobre
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Dal piazzale all'ingresso di Pietracamela (1030 metri) si traversa in salita il centro storico, si passa alla base di alcuni speroni calcarei, si lascia a sinistra un sentiero per l'area faunistica del camoscio e si raggiunge l'inizio della mulattiera che risale a mezza costa la Valle del Rio Arno, alla sommità della quale appare il Pizzo d'Intermèsoli.
Si segue la mulattiera, indicata dai segnavia bianco-rossi n. 2 e del Sentiero Italia, che si avvicina al fondovalle e lo raggiunge al bivio (1142 metri) dove si stacca un sentiero per il Venacquaro. Si prosegue a mezza costa toccando la Fonte Pescopiano e il monumento (1224 metri, 0.45 ore) che ricorda l'alpinista Paolo Emilio Cichetti, qui ucciso da una bufera nell'inverno 1929. Un chilometro più avanti un cippo ricorda Mario Cambi, compagno di ascensione e di sventura di Cichetti.
Qui il sentiero inizia a salire in una zona devastata da gigantesche valanghe. Una ripida salita porta alla strada sterrata (1470 metri) che proviene dai Prati di Tivo. Prima di questa, un viottolo che scende sulla destra permette di raggiungere la forra dove scrosciano le cascate di Rio Arno. Si continua sulla sterrata, che supera un gradino e porta alla captazione delle sorgenti di Rio Arno (1525 metri, 1 ora).
Si entra ora nella parte più spettacolare della Val Maone, stretta tra le rocce del Pizzo d'Intermesoli e del Corno Piccolo. Più avanti, dominano la valle le rocce e i canaloni del Corno Grande. Il sentiero zigzaga tra grossi massi e prosegue sul fondovalle. Con una deviazione si può salire alla Grotta dell'Oro (1680 metri, 0.30 ore a/r), ai piedi dell'Intermèsoli, che ospita incisioni e graffiti.
Più avanti il sentiero sale sulla destra della valle, passa alla base degli imponenti pilastri dell'Intermèsoli, e si affaccia sulla conca di Campo Pericoli. Sempre a mezza costa, per ghiaioni e terrazzi erbosi, si raggiunge il ripiano delle Capanne (1957 metri, 1.30 ore), dove sono i resti di alcune costruzioni in pietra, utilizzate dai pastori e restaurate dal Parco. Al ritorno occorrono 1 ora fino alle sorgenti del Rio Arno e 1.30 ore da queste a Pietracamela.

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