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mercoledì 11 luglio 2012

Lavoratori ASU: nota del circolo SEL di Roseto


Anche la federazione di Roseto di Sinistra Ecologia e Libertà, tramite la coordinatrice Dalia Collevecchio, interviene sulla risoluzione del Consigliere Regionale Franco Caramanico, bocciata durante il Consiglio regionale di ieri.
“Questo gesto è di un'irresponsabilità e gravità inaudite e di questo, noi, incolpiamo l'assessore Paolo Gatti. Egli non ha inteso confrontarsi con le nostre proposte ed ha preferito continuare per la strada, da lui tracciata, scaricando tutta la responsabilità del futuro dei lavoratori sui comuni. Il mese di proroga che i sindaci hanno stabilito e le delibere in cui si impegnano a procedere ad una ricollocazione di impiego dei lavoratori, sono misure del tutto aleatorie. Sappiamo benissimo infatti che un mese di tempo è niente per ciò che i vari comuni dovrebbero fare ( creazione cooperative) e conosciamo i rischi che ciò comporta, ovvero quello di vedere scemare, per sempre una possibilità di impiego per i lavoratori stessi.
Appare più chiaro adesso l'intento dell'assessore: prorogare di un mese la mobilità di questi lavoratori, senza procedere ad un serio progetto di collaborazione tra regione e comuni significa essenzialmente prendere per i fondelli centinaia di padri di famiglia che certo hanno ben altre preoccupazioni di quelle del nostro assessore. A loro non interessano scissioni o guerre interne al partito, né piazzare nei vari consigli di amministrazione di Ruzzo e similia, sodali e amici. Loro vogliono solo difendere la loro dignità di lavoratori, e con essa le loro famiglie, loro vogliono soltanto sopravvivere!
Adesso ci chiediamo con forza dove sono tutti coloro che hanno celebrato le proroghe come fossero vittorie! Coloro che hanno ringraziato persino Chiodi dell'attenzione dedicata al problema, non sapendo che quella era solo una vittoria di Pirro.
Come Sel continueremo a dare battaglia perché non è possibile che un consiglio regionale ignori la situazione di tante cittadine e cittadini d'Abruzzo, avvallando una politica di macelleria sociale – quella cui abbiamo assistito da quando si è insediato il centro destra in Regione – che metterà in ginocchio centinaia di famiglie.
E non è altrettanto possibile che gli altri partiti di centro sinistra restino silenti davanti a questi scempi salvo poi sperticarsi a festeggiare proroghe che oggi hanno un sapore amaro: quello del potere che pensa di poter raggirare i deboli, scaricando responsabilità ed eludendo soluzioni.
Se i lavoratori ASU perderanno i loro lavori, e gli enti comunali importanti servizi svolti proprio da loro, a Gatti atti non resta che dimettersi da assessore. E questo perché un politico che non risolve problemi è un politico incapace di ricoprire il suo ruolo e non da premiare con uno scranno in parlamento.
Noi di Sel invece una soluzione la abbiamo e continueremo a lottare affinché venga ascoltata!”

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