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venerdì 18 maggio 2012

L’Alba del nuovo mondo: presentazione del libro


L’Associazione culturale "Nuove Sintesi" e la "Fondazione Hispano Latina", con il patrocinio del Comune di Bellante, presentano il libro:
"L'ALBA DEL NUOVO MONDO. Come il Continente Indio-Latino ha smesso di essere il giardino di casa degli Stati Uniti".
Ospite-relatore e autore dell'omonimo libro: Fabrizio Di Ernesto, giornalista e saggista.
L’evento si terrà sabato 19 maggio alle ore 17, presso la sala consiliare del municipio di Bellante.
“C’era una volta l’America latina come giardino di casa degli Usa, e questo non succedeva nemmeno troppi anni fa, fino alla fine del secolo scorso la situazione, eccezion fatta per la ribelle Cuba, era quella. Oggi però il mondo, ad oltre 500 anni dai viaggi di Cristoforo Colombo sta riscoprendo il continente indio latino. Personaggi come Chávez, Lula, Morales o gli eredi di Perón stanno portando i loro paesi verso una nuova dimensione, acquisendo un ruolo autonomo e sempre più importante sullo scacchiere mondiale. Il risveglio politico, economico e sociale degli ex cugini poveri di Washington sta anche spostando gli equilibri geopolitici globali, con il Brasile già lanciato verso la conquista di un posto tra i paesi più ricchi del mondo e il Venezuela che sta facendo di tutto per emularlo; non a caso a livello continentale sono sempre di più i motivi di attrito tra Brasilia e Caracas, che rappresentano due diverse concezioni politico-economiche: da una parte un liberismo moderato professato dalla prima e dall’altra il socialismo del XXI secolo di cui Chávez si è fatto non solo promotore ed interprete ma anche e soprattutto ideologo. In un mondo sempre più multipolare inoltre il risveglio dell’America latina ha scatenato gli appetiti di Cina, India e Russia che hanno da tempo iniziato la loro corsa alle risorse energetiche della regione. A rimetterci in questa ottica proprio gli Usa che non solo hanno perso quello che è sempre stato il terreno per sperimentare nuove diavolerie politiche ed economiche, il crack finanziario argentino fu causato proprio da quei derivati finanziari che nel 2008 dalla Lehmann brothers hanno poi infestato tutto il mercato globale. Nonostante ciò però proprio i grandi paesi del Sud America sono quelli che meno stanno risentendo della crisi economica”.

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