Montorio. Ultimati i lavori di riqualificazione, questa mattina alle ore 11, sarà inaugurato Palazzo Patrizi. Si tratta della prima opera pubblica ristrutturata nei Comuni del cratere sismico, in seguito ai danni riportati a causa del terremoto del 6 aprile 2009.
La cerimonia di inaugurazione dello storico edificio si svolgerà alla presenza delle autorità cittadine, dei sindaci in rappresentanza delle diverse aree omogenee, che fanno riferimento all’UTR 03 di Montorio per le pratiche relative alla ricostruzione nei rispettivi territori.
Il Palazzo è stato completamente restaurato grazie al finanziamento di 500mila euro di fondi per la
ricostruzione, che ha consentito al Comune di ripristinare la piena fruibilità dello stabile, già sede
municipale.
In seguito ai danneggiamenti riportati dalla struttura, era stato necessario procedere al trasferimento dell’asilo nido, degli uffici del Giudice di pace e del Parco nazionale Gran Sasso-Monti della Laga. Erano rimasti agibili solo i locali ubicati al pianterreno di Palazzo Patrizi, adibiti alla Biblioteca comunale e, in parte, concessi in uso ai componenti della Consulta degli anziani.
Con gli interventi di ristrutturazione, l’amministrazione montoriese ha collocato all’interno del Palazzo, già dall’agosto scorso, la sede dell’Ufficio Territoriale per la Ricostruzione, U.T.R., dell’area omogenea n.03.
“Il nostro progetto – spiegano il primo cittadino, Alessandro Di Giambattista, e l’assessore alla Protezione civile, Angelo Di Donatantonio – è ora quello di adibire Palazzo Patrizi a polo culturale cittadino: trasformarlo in un vivace fulcro e luogo di espressione di eventi di richiamo per 365 giorni l’anno, contribuendo così a qualificare ulteriormente l’offerta culturale del territorio. Al contempo, potenzieremo la Biblioteca comunale, trasferendola in locali più idonei, siti ai piani superiori dell’edificio e tornati a essere finalmente fruibili in tutta sicurezza. Esprimiamo senz’altro grande soddisfazione per aver restituito alla collettività lo storico edificio. Un’opera simbolo che, dopo la gestione dell’emergenza, vede finalmente il 2014 attestarsi come l’anno della rinascita e della ricostruzione per il nostro territorio, come somme già impegnate per un importo complessivo di oltre dieci milioni di euro. In questo momento di crisi, soprattutto per il settore edile, una boccata d’ossigeno importante per rimettere in moto lo sviluppo locale”.
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