Proseguono speditamente le azioni di "Praterie", il progetto, finanziato dallo strumento Life della Commissione Europea, attraverso il quale il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga sta perseguendo l'obiettivo di migliorare lo stato di conservazione delle praterie e dei pascoli dell'area protetta, con particolare riguardo a Campo Imperatore.
Ad oggi, portate a termine le operazioni preliminari, consistite nella raccolta e nell'analisi delle normative di pascolo e nella valutazione di un cospicuo corpus di dati pervenuti dai sopralluoghi tecnici e veterinari, ed incrociando i dati naturalistici offerti dalla Carta della Natura, il progetto ha restituito una "fotografia" efficace ed esaustiva dell'area di progetto, sulla cui base sono stati pianificati, da un lato gli interventi strutturali di ingegneria naturalistica per il ripristino dei sentieri e dei punti di abbeverata, e dall'altro le iniziative di condivisione con tutti gli attori territoriali, la cosiddetta "dimensione umana", del progetto, ovvero il processo partecipativo per l'elaborazione di un regolamento quadro di pascolo, il cui primo imprescindibile appuntamento è fissato per martedì 26 novembre, presso la sala convegni del ristorante Elodia nel Parco, a Camarda (AQ).
Ad oggi, portate a termine le operazioni preliminari, consistite nella raccolta e nell'analisi delle normative di pascolo e nella valutazione di un cospicuo corpus di dati pervenuti dai sopralluoghi tecnici e veterinari, ed incrociando i dati naturalistici offerti dalla Carta della Natura, il progetto ha restituito una "fotografia" efficace ed esaustiva dell'area di progetto, sulla cui base sono stati pianificati, da un lato gli interventi strutturali di ingegneria naturalistica per il ripristino dei sentieri e dei punti di abbeverata, e dall'altro le iniziative di condivisione con tutti gli attori territoriali, la cosiddetta "dimensione umana", del progetto, ovvero il processo partecipativo per l'elaborazione di un regolamento quadro di pascolo, il cui primo imprescindibile appuntamento è fissato per martedì 26 novembre, presso la sala convegni del ristorante Elodia nel Parco, a Camarda (AQ).
Una delle azioni principali del progetto, la valutazione delle problematiche gestionali legate all'allevamento, è stata effettuata attraverso visite di monitoraggio, con somministrazione di schede di censimento, che hanno interessato 107 aziende, a fronte delle 100 programmate. Tali visite hanno consentito di raccogliere dati utili sulle modalità di conduzione degli allevamenti e sui fabbisogni espressi dagli imprenditori zootecnici per quanto attiene, tra l'altro, ai punti d'abbeverata. L'azione ha consentito ai veterinari di incominciare a disseminare buone pratiche per migliorare gli aspetti sanitari e la gestione complessiva degli allevamenti e di avviare la raccolta delle manifestazioni d'interesse per l'affidamento del materiale per la costruzione di strutture sostenibili per la protezione del bestiame sui pascoli in quota.
Anche l'azione relativa all'incoraggiamento di buone pratiche per la pastorizia, ha visto conclusa la fase di sperimentazione di quattro diverse tipologie di tendostrutture per il ricovero degli agnelli da parte di altrettanti allevatori. Anche in questo caso, giacché la sperimentazione ha dimostrato d'essere fin da subito una buona pratica, si procederà speditamente con l'apertura delle manifestazioni d'interesse, onde affidare gratuitamente un sufficiente numero di tendostrutture in vista della prossima primavera.
Per quanto, attiene, infine, al problema acqua, grazie ad una serie di sopralluoghi incrociati da parte degli ingegneri e dei veterinari di progetto, sono stati censiti tutti gli abbeveratoi presenti nell'area di Campo Imperatore e tra questi, sulla base delle necessità manifestate dagli stessi allevatori, è stata elaborata una scala di priorità per gli interventi di riqualificazione, ristrutturazione o ricostruzione. Analogamente sono state valutate, con l'apporto di studi scientifici, le condizioni e le priorità, in termini di conservazione, dei laghetti in quota che costituiscono l'habitat del Tritone crestato, una delle specie minacciate la cui tutela rientra negli obiettivi generali del progetto "Praterie".
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