Teramo. “3600 giorni. Dieci anni di consigliatura. L'amministrazione Chiodi-Brucchi ha avuto molto tempo per: risolvere il nodo del nuovo Teatro, ristrutturare il centro storico e la passeggiata dei due Corsi, realizzare un Piano strategico per la città, decidere cosa fare del vecchio Stadio, metter mano alla Tia - visto che a Teramo c'è il sistema di pagamento più iniquo e gravoso di tutto l'Abruzzo - ridare respiro al tessuto economico e già che c'era risolvere costruire le rotonde che a quanto pare sono la specialità e la punta di diamante di questa amministrazione.
Adesso, il tempo è scaduto l’occasione è andata sprecata. Una riunione al giorno per annunciare le stesse cose promesse dieci anni fa mi pare davvero un esercizio propagandistico che i teramani non si meritano. Una rispolverata ai titoli dei giornali e le promesse di oggi fanno il paio con gli annunci di dieci o cinque anni fa” questo è il duro affondo di Manola Di Pasquale (PD).
“La verità-conclude la Di Pasquale- è che l'amministrazione Chiodi-Brucchi ha gestito per anni fondi e progetti ereditati dalla Giunta Sperandio e dall’ANAS ( lotto O) e che ben poco ha messo di suo e quel poco è miseramente finito in fuffa: vogliamo parlare dei progetti sull'ex Manicomio, dell'Anfiteatro, del programma Jessica, del teatro?
Bene quello che non è stato fatto in 3660 giorni non si potrà fare mai in 120: tanti mancano alle elezioni. Per questo è arrivato il momento di una nuova classe dirigente,e di un nuovo progetto civile e amministrativo che avrà quale primo obiettivo rendere Teramo una città pulita, decorosa e vivibile”.
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