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martedì 1 ottobre 2013
Silvi. SEL: “il futuro è nell’ambiente”
“Le dichiarazioni del Vice-Sindaco di Silvi Enrico Marini in occasione della recente frana della
collina a ridosso del Centro Commerciale Universo – <<Non ci sto a prendere lezioncine da chi
predilige i verdi pascoli e prati verdi invece dell’occupazione e del lavoro>> – stimolano alcune
riflessioni su occupazione, lavoro ed ambiente” lo dice Marco Trisi Coordinatore del Circolo Sel di Silvi.
Da qualche anno- continua il coordinatore- in tutto il mondo, le scelte di politica economica ed industriale non prescindono dalle priorità ambientali ed in tale direzione vengono concepiti posti di lavoro ed attività imprenditoriali. Non c’è bisogno di scomodare la Strategia di Lisbona, Europa 2020, Kyoto… Perfino le multinazionali, a loro modo, hanno riorganizzato in questo senso la comunicazione verso i propri clienti.
Secondo l’Eurispes nel 2012 il 38% delle nuove assunzioni è stato creato da aziende appartenenti al
settore della green-ecomomy e la tendenza è destinata ad aumentare. I green-jobs rappresentano
oggi una delle principali opportunità di lavoro.
L’evoluzione continua delle abitudini di consumo dei cittadini, inoltre, ha guidato il mercato verso
la riscoperta delle tipicità, il consumo consapevole, l’eco-turismo, la rivalutazione dell’artigianato
artistico e di pregio e del piccolo commercio di prossimità.
I turisti, stranieri ed italiani, non scelgono la nostra Regione per i centri commerciali o per i cinema.
Nelle principali località europee i centri commerciali sono perfettamente integrati nel contesto che li
circonda. Oppure è sufficiente visitare gli antichi borghi "ricostruiti" in Toscana, in Umbria, nelle
Marche (citando solo le più significative) e nella stessa regione Abruzzo, per vedere quanta
ricchezza viene generata.
Ci scelgono per il mare, per la montagna, per i fiumi, per l’arte, per la cultura, per i sapori e,
probabilmente, anche per quei verdi pascoli e quei prati verdi che qualcuno vuol far diventare grigi.
Ci scelgono per le nostre bellezze che sono il nostro patrimonio.
L’Abruzzo è ancora la Regione dei Parchi e non esistono parchi sulla Terra dove chi ci vive non
vive nel benessere.
Nei contesti locali, soprattutto in questo periodo di ristrettezza finanziaria, è necessario concentrare
gli sforzi verso questi temi e le amministrazioni comunali possono offrire il contributo più
importante. Non di certo, però, con iniziative tese a distruggere e a consumare ulteriore territorio
come solo da queste parti sappiamo fare.
C’è bisogno, ad esempio, di rafforzare il processo di riqualificazione e valorizzazione dei centri
storici favorendo la nascita di piccole iniziative imprenditoriali e di incoraggiare l’incontro e la
collaborazione tra commercianti, artigiani, operatori turistici e comunità locali. Occorre sostenere i
centri commerciali naturali, incentivare percorsi di conoscenza e di formazione ad hoc, promuovere
la mobilità sostenibile, avviare azioni concrete di salvaguardia del nostro mare e dei nostri fiumi.
Le risorse disponibili non sempre vengono utilizzate al meglio anche se, con una visione condivisa
e partecipata, molti obiettivi possono essere perseguiti a costo zero. Non possiamo attendere il
prossimo ferragosto per inutili sceneggiate e sterili rimpalli di responsabilità”.
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