False revisioni ARPA, il documento della Questura di Teramo:
“L’importanza e la delicatezza del settore del trasporto
pubblico, e in genere del trasporto di persone, sono tra le priorità della
quotidiana attività di controllo della Polizia Stradale: autobus di linea e
noleggiati per gite scolastiche o viaggi turistici in genere. A seguito dei
recenti gravi fatti di cronaca, tra cui la strage di Monteforte Irpino,
tale impegno è diventato ancora più pressante: dalla efficienza fisica
del conducente e dalla perfetta funzionalità del mezzo dipendono, infatti, le
vite di tutte le persone a bordo, a cominciare dal controllo dei tempi di guida
e di riposo che devono essere osservati dagli autisti.
Anche grazie alla collaborazione di cittadini residenti in
via Cavalieri di Vittorio Veneto di Teramo che hanno segnalato come da tempo vi
fosse in quella via un indiscriminato transito di autobus, è stata avviata
l’attività di indagine portata a termine dalla Squadra di Polizia Giudiziaria
della Polizia Stradale di Teramo. A
seguito di mirati controlli è emerso che molti dei mezzi dell’azienda ARPA, che
dalle ore 13,20 alle ore 13,45 escono dal deposito e si accodano per
raggiungere le diverse località della provincia, oltre a costituire pericolo
per la circolazione stradale, sprigionavano fumi di scarico tali da rendere
l’aria irrespirabile.
I poliziotti hanno potuto così verificare anche che
alcuni di essi circolavano con targa posteriore illeggibile a causa di
deterioramento o per mancanza delle caratteristiche rifrangenti. Dette
situazioni hanno ingenerato dubbi sulla regolarità delle revisioni annuali,
atteso che la targa e i gas di scarico rappresentano elementi essenziali del
controllo al fine del superamento positivo delle revisioni. Ciascun autobus
infatti deve essere sottoposto a revisione annuale presso officine della
Motorizzazione a cura esclusiva di funzionari del citato ufficio. Ma gli
autobus controllati tuttavia risultavano regolarmente revisionati con
esito positivo. Nella provincia di Teramo l’unico funzionario abilitato è il
Direttore della Motorizzazione. Nel caso specifico le indagini hanno portato a
dimostrare che presso la Motorizzazione di Teramo molti autobus venivano
revisionati con una media temporale di 10 min. circa per veicolo (in alcuni
casi addirittura in 5 minuti), a fronte dei normali 45/50 minuti solo
controllando velocemente il solo sistema frenante, non provvedendo alla
verifica di tutti gli altri aspetti contemplati dal codice della strada. Non solo,
non veniva utilizzato l’opacimetro, strumento atto a verificare l’emissione di
fumi. Addirittura un mezzo revisionato come “regolare” usciva dalla
Motorizzazione con la targa posteriore priva delle caratteristiche rifrangenti
e senza alcuna prescrizione annotata sulla carta di circolazione come invece
dovuto. L’attività di indagine svolta ha permesso al Pubblico Ministero
titolare dell’indagine, Dott. Rosati, di richiedere il provvedimento di
sospensione dall’ incarico del Direttore della Motorizzazione perché gravemente
indiziato del delitto di falsità ideologica continuata commessa dal pubblico
ufficiale in atti pubblici con il sequestro delle carte circolazione di
tutti i mezzi per i quali è stato accertata una revisione effettuata in maniera
superficiale e incompleta. Le condotte rilevanti penalmente si sono
concretizzate nella falsa attestazione della regolarità delle revisioni
di una serie numerosa di veicoli della Società “ARPA” e di altre ditte di
autobus e di mezzi pesanti, omettendo di fare il controlli dei gas di scarico,
senza utilizzare l’apposito opacimetro. Ritenere con “esito regolare” la
revisione, e dunque attestare l’efficienza di mezzi destinati al
trasporto pubblico o a viaggi o a gite scolastiche significa porre gravemente
a rischio la sicurezza dei viaggiatori e degli altri utenti della strada.
Il G.I.P. di Teramo, Dott. Canosa, con decreto n.4326/2013 R.G. GIP del
1.10.2013, ha disposto la misura cautelare del sequestro preventivo ex art.321
c.p.p. di nr. 33 autobus dell’Arpa, nr. 2 autobus della ditta Capuani, nr.
1 autobus della ditta Simon Viaggi e nr. 19 mezzi pesanti di altre aziende
della provincia fino all’esito positivo della revisione effettuata alla
presenza della polizia giudiziaria e nel pedissequo rispetto dei dettami
stabiliti dalla normativa. Con separata ordinanza lo stesso GIP ha applicato
all’indagato, M.G., la misura cautelare interdittiva della sospensione
dall’esercizio pubblico di Direttore pro-tempore della Motorizzazione civile di
Teramo”.
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