Riceviamo e
pubblichiamo una nota stampa dell’Associazione DEMOS :
“Con riferimento ad un articolo apparso oggi su un giornale
locale, in cui si afferma che gli interventi dell’Associazione DEMOS in
affiancamento alle attività dei Quartieri giuliesi sarebbero “intromissivi”,
“da supervisori”, “da super uomini” o da “baby sitter”, poiché “i Quartieri
hanno il diritto di camminare con le proprie gambe”, a tutela dell’immagine
dell’Associazione che ci riserviamo di operare anche in altre sedi, si precisa
quanto segue.
L’Associazione Demos è formata da volontari (docenti e
studenti dell’Università di Teramo) che hanno come obiettivo quello di
diffondere i principi della democrazia partecipativa e affiancare con le
proprie competenze tutte le iniziative volte alla realizzazione di progetti che
vanno in questa direzione. Il Comune di Giulianova da circa due anni ha
risposto positivamente, unico in Abruzzo, alla proposizione di un nostro
progetto facendolo proprio (questa scelta politica, semmai, appare come il
problema vero che affligge questo partito e altri che non trovano niente di
meglio che attaccare i tecnici) e la nascita dei comitati di Quartiere a
suffragio universale è solo l’inizio di un nuovo percorso di democrazia. Duro da
capire per chi non ne sa niente, ma tant’è….
Così come l’Associazione ha accettato di affiancare il
Comune di Giulianova a titolo di volontariato nella prima fase (la nascita dei
Comitati, appunto), è e resta a disposizione dei presidenti e dei comitati di
quartiere che ne richiedono l’affiancamento di competenza per l’avvio delle
attività. Dato che l’Associazione fino ad oggi ha solo risposto a dette
richieste, non si capisce su cosa sia basata la polemica sollevata dalla forza
politica artefice di questo inconcepibile attacco.
In realtà un’idea ce l’abbiamo: alcune forze politiche non concepiscono
nemmeno lontanamente l’ipotesi che i cittadini “normali” possano prendere in
mano da soli il proprio destino e fare politica. Tali signori ritengono che la
politica sia appannaggio dei vecchi trogloditi legati a interessi particolari e
lobbies d’affari. Proprio per questo abbiamo la consapevolezza che tali
rimasugli del passato sono lì in attesa che comitati e assemblee di quartiere,
privi di affiancamento tecnico, falliscano. Essi vorrebbero così dimostrare,
infatti, che i Comitati sono formati da incompetenti (come è stato detto) e che
le assemblee non sono in grado di deliberare alcunché. Sicché l’esperienza
della democrazia partecipativa sarebbe un fallimento ed è fallimentare chi l’ha
voluta. Ma fino a che l’Associazione DEMOS sarà chiamata a dare un contributo
di affiancamento al Comune e agli organismi di Quartiere, sarà presente e
cercherà di facilitare il duro lavoro di chi ora si trova in prima fila senza
alcuna retribuzione, spesso senza conoscenze tecniche, con il solo amore per la
democrazia”.
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