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giovedì 4 ottobre 2012

Teramo: Il Consiglio Provinciale ha votato all'unanimità un ordine del giorno sul riordino delle Province


Il Consiglio Provinciale ha votato all'unanimità un ordine del giorno sul riordino delle Province e sulla recente proposta licenziata dal Cal Abruzzo (Conferenza autonomie locali). Partendo da un Ordine del giorno proposto dal PD, dopo una breve sospensione dei lavori, i capigruppo hanno trovato un'intesa su un documento unitario.

L'Ordine del giorno votato nel Consiglio del 1 Ottobre


Il Consiglio provinciale di Teramo
1) A causa dello svuotamento delle funzioni delle Province e della indiscriminata e lineare riduzione delle risorse, ritiene che l’attuale pasticciata riforma a metà non possa produrre alcuna soluzione utile e positiva per i nostri territori, per cui o la proposta viene rivista e si assegnano alle Province funzioni adeguate di area vasta, oppure è meglio abolirle totalmente attraverso una riforma costituzionale.
2) La procedura prevista dall’art. 17 del D.L. 95/2012 convertito con L. 135/2012 presenta forti dubbi di costituzionalità per contrasto con l’art. 133 della Costituzione Italia, per cui si invita il Presidente della Provincia a valutare l’opportunità di presentare ricorsi giurisdizionali e/o d’invitare la Regione a promuovere ricorso dinanzi la Corte Costituzionale.
3) L’ipotesi di riordino emersa nella seduta del CAL è minoritaria, divide la comunità regionale e produce tensioni istituzionali e sociali . Peraltro la mera aggregazione con l’Aquila presenta rischi per la tenuta dell’integrità territoriale dell’attuale Provincia di Teramo.
4) Qualsiasi soluzione, dalla provincia unica alle due o tre province, è accettabile dalla comunità teramana solo se tutela la dignità storica di Teramo capoluogo, l’integrità del territorio provinciale e la presenza in esso delle principali funzioni pubbliche statali e regionali (sicurezza, servizi alle imprese, sanità, welfare, giustizia, sistema formativo).

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