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venerdì 19 ottobre 2012

SEL Roseto risponde ad Antonio Norante


Il Circolo SEL Roseto Degli Abruzzi risponde alle dichiarazioni di Antonio Norante, capogruppo Pdl Roseto. ”Singolare appare la reazione del l’Amico Norante circa l’atteggiamento della coordinatrice di SEL Dalia Collevecchio. Mentre per attaccare la nostra compagna è stato necessario ricorrere alla storia richiamando i vari Mao, Marx, Lenin, Stalin ecc.., al nostro gruppo non serve tornare tanto indietro nel tempo per ricordarci vagamente un povero Emilio Fede chiamato a difendere il suo fedele padrone all’or quando, per giustificare l’assoluta mancanza di rispetto verso la categoria femminile, ha dovuto anch’egli far ricorso al tema del comunismo.
Comunisti o pseudo tali, dovremmo solo che vergognarci di provare a fare un po’ di critica a chi questo comune lo sta gestendo come fosse cosa propria, senza dover rendere conto a nessuno.
Il gruppo di SEL di Roseto, formato per la maggior parte di donne, è fortemente offeso dai comportamenti di questi signori, i quali si sentono autorizzati ad attacchi del tutto gratuiti, violenti e denigratori.
Ci scusi signor sindaco se da comunisti non accettiamo di essere trattati come feccia, rifiuto della società e della storia, ci scusi se ci scandalizziamo quando un primo cittadino rifiuta qualsiasi tipo di confronto, ci scusi se la disturbiamo per ricordarle che il nostro Comune soffre una assoluta sudditanza dei politici nei confronti di chi, ogni semestre, rinnova contratti di lavoro.
Al Sig. Norante, il quale probabilmente ha scarsa memoria circa le dichiarazioni che in epoche passate ha fatto nei confronti dei suoi amici (forse ancora per poco) socialisti, vorremmo solo far notare come demagogia e propaganda non si addicono ad avvenimenti nei quali una donna, nonché segretaria di un partito, viene letteralmente aggredita.
Ancora Sig. Sindaco Pavone, a scanso di equivoci, la preghiamo di chiarire definitivamente alla cittadinanza ed al suo difensore d’ufficio, Antonio Norante, se è davvero un uomo di sinistra, come ha più volte ribadito in sede di incontro con la Segretaria di SEL di Roseto degli Abruzzi.
E soprattutto ci dica se è d’accordo su quanto scritto e ribadito in sede di comunicato stampa del Sig. Norante, ci dica se non la preoccupa l’atteggiamento della Regione Abruzzo nei confronti del nostro comune, ci dica quando ed in che misura il Presidente Chiodi si è impegnato nei confronti della Sua amministrazione per aiutare il Comune più popolato della Provincia di Teramo, con un tasso di disoccupazione tra i più alti dell’Abruzzo.
SEL non intende chiedere scusa al Sindaco Pavone, alla stregua della vittima che giustifica il suo carnefice, come in più di un’occasione una classe maschilista e retrograda ha imposto alle donne vittime di violenze ed aggressioni.
A Roseto degli Abruzzi, oggi SEL è donna e si chiama Dalia Collevecchio”.

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