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lunedì 22 ottobre 2012
La Destra Atri: “Atri e gli atriani abbandonati dalle istituzioni locali”
“Una situazione da Terzo mondo, con tutto il rispetto per il Terzo mondo e con la differenza che in quel caso si parla di paesi in via di sviluppo, mentre noi atriani potremmo parlare di paese in via di degrado; tutto questo non è accettabile, Atri regina delle colline trattata come uno straccio da chi invece dovrebbe curarne in primis gli interessi, in questo caso la Provincia” Esordisce così Roberto Marchione, segretario cittadino de La Destra Atri.
“Chiediamo spiegazioni dettagliate e non saranno sufficienti- Continua Marchione- bisognerà anche agire celermente per ridare la giusta dignità e sicurezza agli atriani, ad Atri e alle sue strade, anche perché il perdurare di queste situazioni fa correre il rischio agli Enti di dover sborsare soldi dei contribuenti per eventuali risarcimenti. Le situazioni critiche sono numerose e probabilmente, purtroppo, in queste poche righe ce ne sfuggono anche altre.
Troviamo veramente assurdo che, a distanza di più di un mese dalle piogge torrenziali di metà settembre che provocarono diverse frane che si riversarono sulle strade comunali e provinciali, non si sia ancora provveduto alla pulizia completa delle strade stesse; infatti, a seguito dell’evento calamitoso, la Provincia in particolare si attivò subito con una ruspa per la rimozione di una marea fangosa riversatasi sulla SP28 Atri-Pineto nei pressi del bivio per Mutignano, ma una volta aperto il varco per gli automezzi non ha fatto più nulla e, a tutt’oggi, entrambi i sensi di marcia sono “ristretti” di un paio di metri…eventuali nuove forti piogge potrebbero far disperdere nuovamente parte di quel fango misto a pietrisco sulla strada, creando evidenti situazioni di pericolo per gli automobilisti; vorremmo inoltre sapere se la Provincia si stia attivando per ottenere eventuali risarcimenti dai proprietari dei terreni che non hanno rispettato le regole, dato che appare ovvio che questa situazione sia derivata dal mancato rispetto delle norme di sicurezza nella cura dei terreni da parte di alcuni proprietari, eventualmente avallati da chi ha permesso, nel passato e nel presente, che non le rispettassero”.
“La situazione non è migliore sulla SP553 Atri-Fontanelle (situazione tra l’altro da noi già attenzionata un paio d’anni fa ma evidentemente, a chi era adibito ad adoperarsi in merito, le nostre parole sono entrate da un orecchio e uscite dall’altro), ormai molto più simile alla luna per i numerosi crateri, ed è meglio stendere un velo pietoso sulla SP27 che porta a Casoli e sulla SP30 che porta a Treciminiere, entrambe con tratti di strada franati “da secoli” e quindi a senso unico alternato, che potrebbero franare ulteriormente in caso di nuove piogge. Tenendo conto che in diversi casi di “crateri” e cedimenti della strada erano stati fatti lavori di manutenzione recenti, vorremmo sapere se l’Ente si sta adoperando per verificare eventuali responsabilità e conseguente applicazione di penali o richieste di risarcimento nei confronti delle ditte che hanno effettuato i lavori; inoltre vorremmo sapere cosa si è fatto per ridurre il rischio idrogeologico, dato che è una situazione notissima per le strade atriane. Ricordiamo inoltre che per la legge, l’Ente proprietario è responsabile di danni causati dalla mancata manutenzione delle strade, non ci sembra giusto che tutti i cittadini paghino poi i risarcimenti con le loro tasse per colpa dell’inerzia di qualche Amministratore o Dirigente”.
“A volte ci chiediamo- conclude il segretario- se l’Assessore Provinciale Romandini non sappia dell’esistenza di Atri o se proprio non la tenga in considerazione, limitando la sua visione del mondo alla Val Vibrata; un Amministratore deve curare tutto il suo territorio, e non si tiri in ballo la solita storia dei pochi fondi a disposizione, i fondi se si vuole si trovano tagliando le spese inutili o secondarie”.
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