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lunedì 22 ottobre 2012

Giulianova: Il Sindaco risponde all'ex assessore Roberto Mastrilli


“Che l'ex assessore Roberto Mastrilli sversi liquami inquinanti nello specchio d'acqua in cui ancora fino allo scorso aprile faceva il bagno, non è una sorpresa penso per nessuno. Le sue esternazioni, strategicamente cresciute d'intensità nel corso dei mesi, per tenere furbescamente desta l'attenzione dei mass-media, e culminate infine nell'incontro pubblico al Kursaal di sabato scorso, evidenziano come Mastrilli stesse ultimando le ultime cuciture alla nuova casacca. Indossata finalmente, e per l'appunto il 20 ottobre al Kursaal”.
Queste le parole del sindaco Francesco Mastromauro dopo le forti critiche all'operato del sindaco e della Giunta da parte di Roberto Mastrilli, dimessosi da assessore lo scorso aprile, in occasione dell'incontro organizzato il 20 ottobre scorso al Kursaal e al quale hanno partecipato i vertici regionali dell'Italia dei Valori, nell'ordine Carlo Costantini, Augusto Di Stanislao e Alfonso Mascitelli.
“Da molto tempo, e con largo anticipo rispetto alle dimissioni poi presentate da Mastrilli definitivamente ad aprile, giravano voci sul suo desiderio di cambiare casacca approdando nell'IDV, garantendosi così, magari, una candidatura alla Regione difficile da ottenere con il PD. Ma la prova che c'era qualcosa che bolliva in pentola – prosegue Mastromauro - la si ebbe quando il PD chiese a Mastrilli di sgomberare ogni dubbio al riguardo, smentendo appunto le voci di un suo passaggio all'IDV, rimbalzate su alcuni quotidiani, con una dichiarazione scritta. Che ovviamente, e non a caso, Mastrilli, ancora assessore nella mia Giunta, si guardò bene dal sottoscrivere. Così come, ancora nello scorso giugno, Mastrilli dichiarò che al momento non si era schierato con nessuno, che c'erano contatti ma niente di concreto. Per carità, come scrisse proprio il PD nel comunicato stampa divulgato il 20 aprile, è giusto che le ambizioni di ognuno abbiamo necessità di una speranza. Però – conclude il sindaco - trovo triste che queste ambizioni abbiano bisogno del camaleontismo, e che il camaleontismo a sua volta abbia bisogno di scuse per non apparire tale”.

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