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venerdì 21 settembre 2012

La Destra : “il nuovo PRG di Atri è un pasticcio”


La sezione de La Destra di Atri interviene sul piano regolatore approvato dal Consiglio Comunale della cittadina il mese scorso. Roberto Marchione segretario cittadino del partito afferma: “A distanza di quasi un mese dal Consiglio Comunale atriano che ha adottato i nuovi strumenti urbanistici, visto l’imbarazzante e irriguardoso silenzio di quest’Amministrazione verso le proteste di alcuni gruppi politici, interrotto solo dalle solite autoglorificazioni e accuse di strumentalizzazione, La Destra Atri intende riportare l’attenzione sull’argomento, per non farlo morire. La Destra Atri ritiene assurdo che nel comunicato del Direttivo Provinciale del PDL si esalti il lavoro dell’Amministrazione atriana per quanto riguarda il Piano Regolatore “dimenticandosi” che la consigliera atriana di maggioranza “dissidente” Angela De Lauretis fa parte dello stesso Direttivo, non ci risulta si sia dimessa…Riteniamo illogico il comunicato a firma del capogruppo consiliare del Pdl Francesco Filiani che dovrebbe chiarire diverse cose al riguardo; innanzitutto, diversamente da quanto è scritto nel comunicato e come riscontrabile nel deliberato del Consiglio Comunale, il Consigliere Di Giacinto non ha affatto partecipato a tutte le votazioni perché incompatibile, vorremmo capire perché Filiani ha dichiarato il contrario alla stampa; vorremmo anche capire a quale titolo Filiani pretende di parlare a nome di tutta la maggioranza dicendo che la stessa è ormai composta da soli dodici elementi, non facendo evincere in nessun modo che lo fa eventualmente anche a nome del Sindaco, del Consigliere Socialista e del cosiddetto “Indipendente”, esautorandoli di fatto, e “dimenticandosi” che i Consiglieri De Lauretis e Di Quirico finora non hanno mai formalmente lasciato il Gruppo consiliare del PDL e quindi starebbe teoricamente parlando anche a nome loro…non ci risulta che Filiani sia diventato Sindaco o Vicesindaco in pectore, non capiamo come possa dichiarare cose che potrebbero competere solo a loro che invece restano in silenzio avallandolo…e non ci dimentichiamo certamente del PD, troviamo fuori luogo nei confronti dei cittadini i loro comunicati contro il PRG quando il loro Consigliere non ha partecipato alla seduta consiliare, con quale coraggio parlano dopo aver evitato di affrontare la seduta consiliare? perché non hanno provato a far valere le loro ragioni direttamente in Consiglio? A che gioco stanno giocando tutti i sopracitati? Quando smetteranno di tenere i piedi in molteplici scarpe confondendo i cittadini? Ormai non possiamo neanche più parlare di una maggioranza autoreferenziale bensì di un’Amministrazione autoreferenziale, che nell’adozione dei nuovi strumenti urbanistici è stata grottesca, non curandosi delle reali necessità dell’intera cittadinanza e non ascoltando gli stessi membri della loro maggioranza. Hanno adottato questi strumenti urbanistici pretendendo di farlo a modo loro, con una maggioranza risicatissima, dopo ben 5 sedute consiliari, con due consiglieri di maggioranza e uno di opposizione incompatibili per un mese e poi magicamente e improvvisamente compatibili (pare dopo la richiesta di un parere legale, e nel caso vorremmo sapere se è stato pagato dalla cittadinanza o dai consiglieri, come giusto dovrebbe essere, visto che è una loro responsabilità dichiarare la compatibilità e non del Consiglio accertarla).
Un vero e proprio obbrobrio condito inoltre da vari vizi procedurali che rischiano di rendere invalido tutto e far subire ricorsi al Comune di Atri, nonostante la redazione degli strumenti urbanistici sia costata diverse centinaia di migliaia di euro alle casse comunali; chi ha sbagliato, politici o dirigenti, si deve dimettere.
La Destra ritiene che la revisione degli strumenti urbanistici era necessaria per riparare agli errori e mancanze di quelli varati dalle passate Giunte e invece sono addirittura peggiorativi; soldi pubblici spesi per accertare il fallimento della prima promessa fatta in campagna elettorale, quella di portare Atri oltre i 15mila abitanti per creare sviluppo e benefici, promessa subito rimangiata dato che si è stilato un piano regolatore che prevede una crescita zero intorno agli attuali 11-12mila abitanti. Nessun piano di sviluppo per il commercio, un fantomatico uso zero del suolo (che così non è visto che tra l’altro non sembra essere cambiata la moda rispetto al passato di operare disegni chirurgici per stabilire l’edificabilità), l’autoglorificazione dell’aver fatto bene perché si facilita la costruzione nel centro storico, forse non rendendosi conto che il centro storico si spopola per i più alti prezzi che i cittadini con la crisi in atto riescono sempre meno a pagare, e non perché non vogliono vivere nel centro storico o si divertono a lasciarlo per la periferia.
E’ vero come affermano che sono state previste aree verdi, ma come sempre solo sulla carta, delegate ai posteri, se veramente volevano realizzarle potevano farlo in questi anni con delle varianti o attraverso i vari accordi di programma approvati. A tutto questo bisogna aggiungere i problemi legali che potrebbero derivare dati i tanti vizi rilevati nell’iter di approvazione; innanzitutto non è stata pubblicata all’albo pretorio l’integrazione dell’ordine del giorno riguardante l’integrazione delle proprietà immobiliari di un Consigliere; inoltre, la seduta è stata convocata come “urgente” (e secondo La Destra, tra l’altro, non ve n’erano i presupposti in quanto da Regolamento del Consiglio Comunale, “Il Consiglio è convocato d’urgenza quando sussistono motivi rilevanti ed indilazionabili che rendono necessaria l’adunanza”) e invece si è deliberato come se fosse un Consiglio Ordinario, senza che tra l’altro ci fossero stati i necessari tempi di pubblicazione all’Albo Pretorio. Insomma un bel pasticcio, auspichiamo (e lo abbiamo fatto anche formalmente, con una richiesta protocollata in Comune la mattina del 21 settembre) che il Consiglio Comunale non approvi i verbali di quella seduta, ritiri in autotutela il Deliberato riguardante gli strumenti urbanistici e, se così non fosse, chiediamo che tutti i Consiglieri Comunali, di maggioranza e opposizione, che credono in una politica giusta e che segua le regole, impugnino questi atti per chiederne l’annullamento, per evitare altri eventuali danni alle casse comunali, altrimenti risulterebbero inevitabilmente complici o comunque favorevoli a questi modi di fare.

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