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giovedì 30 agosto 2012

Pineto. Bagni rotti e servizi igienici precari: la replica dei commercianti e dell’Amministrazione Comunale


“Ben vengano le segnalazioni da parte di cittadini e turisti, ma non occorre generalizzare”.
Con queste parole l’assessore al Turismo del Comune di Pineto Filippo D’Agostino e Daniele Erasmi, presidente dell’Associazione Commercianti Pinetese, rispondono alle proteste di alcuni turisti che lamentano la presenza di bagni rotti e servizi igienici precari nel capoluogo adriatico.
“Siamo perfettamente d’accordo – interviene in merito D’Agostino – con chi sostiene che i turisti vadano coccolati. Lo sa bene una città come Pineto, che vive proprio di questo e per la quale, ogni anno, l’amministrazione riserva tempo e somme economiche importanti affinchè tutto sia pronto per la stagione estiva”.
Il riferimento è ad aspetti quali, ad esempio, la pulizia e la manutenzione delle strade, della pineta e, più in generale, del verde cittadino, da sempre orgoglio dell’amministrazione pinetese, che investe moltissimo per garantire un’ottima permanenza a tutti coloro che scelgono la città costiera come luogo delle proprie vacanze.
“Ci fa inoltre piacere – continua l’assessore – che vengano segnalati eventuali disservizi, nella convinzione che, purtroppo, qualcosa può sempre sfuggire, ma, visto l’impegno e la costanza mostrati, invitiamo cittadini e turisti a rivolgersi anche agli organi preposti in modo da fornirci la possibilità di monitorare la situazione e intervenire laddove necessario”.
Dello stesso avviso anche Daniele Erasmi, che informa di alcuni sopralluoghi effettuati a seguito delle proteste ricevute. “In realtà – afferma in proposito – si tratta di episodi isolati, perché Pineto può senza ombra di dubbio vantare numerose attività di lustro. Pertanto, ci preme sottolineare che, se qualcosa è accaduto, non è comunque necessario generalizzare. La città di Pineto accoglie ogni anno migliaia di turisti e lo fa sempre nel migliore dei modi”.
“Gli operatori del settore – aggiunge D’Agostino – si impegnano moltissimo e, per quella che è la mia esperienza di amministratore, visito spesso strutture ricettive, ristoranti, bar e quant’altro. Posso pertanto affermare che si tratta di casi isolati. Non facciamo di tutta l’erba un fascio, anche e soprattutto nel rispetto di chi mette il turista al primo posto e impiega moltissime risorse perché tutto sia sempre a posto”.

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