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giovedì 12 luglio 2012

Il Sentimento della Natura. Grandi Pittori abruzzesi al tempo dell’Italia Unita

Raffaello Celommi - Gregge al pascolo

“Da Marc Chagall a i Grandi Pittori abruzzesi al tempo dell’Italia Unita: è il ponte, lungo dieci anni, tanti quanti ne sono trascorsi dall’inaugurazione del Museo d’Arte Moderna Vittoria Colonna, che ci traghetta direttamente dal 7 luglio 2002 al 7 luglio 2012, una data simbolica che abbiamo scelto per inaugurare ufficialmente una mostra straordinaria che vede la presenza di 105 opere di 22 artisti, da Celommi, a Patini a Francesco Paolo Michetti, sino alla scoperta di Paolo De Cecco, poliedrico, capace di passare dalla musica alla pittura passando attraverso l’agricoltura. ‘Il Sentimento della Natura’ è il fil rouge che lega fra loro opere che potremo ammirare da oggi al 25 novembre prossimo”. Lo ha detto il Presidente della Commissione Cultura del Comune di Pescara Augusto Di Luzio nel corso della conferenza stampa convocata per l’inaugurazione della mostra ‘Il Sentimento della Natura. Grandi Pittori abruzzesi al tempo dell’Italia Unita’. Presenti anche l’assessore alla Cultura Giovanna Porcaro, il Presidente della Fondazione PescarAbruzzo Nicola Mattoscio, e la Sovrintendente Lucia Arbace, che ha curato l’allestimento della mostra stessa.
“La mostra – ha sottolineato il Presidente Di Luzio – ci offre l’occasione per celebrare il decennale del Museo, raccogliendo la proposta del Consiglio d’amministrazione della Fondazione Paparella-Treccia di onorare la tradizione pittorica abruzzese del XIX secolo. Sono esposte ben 105 opere, distribuite tra i due livelli del Museo Colonna, tra cui capolavori dei fratelli Palizzi, di Teofilo Patini, Michetti, Pasquale Celommi, Basilio Cascella e altri autori anche meno noti, ma non per questo di minore valenza storico-artistica, avendo tutti contribuito a diffondere la conoscenza della natura, delle tradizioni e dei costumi della nostra terra. La loro peculiarità è stata quella di aver tratto spunto dalla terra d’origine, che diventa oggetto di attenzione, di meditazione e ricerca. Tutto ciò attraverso il verismo sociale e paesaggistico di Patini, la potenza naturalistica di Michetti associata alla profonda conoscenza del folklore e dei riti abruzzesi trasferiti sulle tele, le nature coniugate a soggetti faunistici e a scene dal vivo dei Palizzi, le luminose atmosfere, i nudi di Celommi. Parliamo di una mostra che resterà nella storia culturale dell’Abruzzo”. “Molte opere – ha sottolineato la dottoressa Arbace – provengono da collezioni private o dal Museo Nazionale de L’Aquila, oltre che dalle stanze di alcuni palazzi istituzionali che ci hanno accordato il prestito. La Mostra è divisa in sezioni, il Ritratto, il Paesaggio, una sezione dedicata solo a Patini, la quarta sezione ‘Una finestra della Natura’, quindi tre sezioni dedicate rispettivamente a Michetti, Cascella e Paolo De Cecco abbinato a Vincenzo Rosati. E il fil rouge che lega fra loro le tematiche ci dimostrano e testimoniano l’esistenza di una Scuola Pittorica abruzzese che troppo spesso viene sommariamente ricondotta sotto l’ala della Scuola Napoletana dalla quale invece si discosta decisamente, si differenzia e si distingue”. Gli artisti presenti alla Mostra sono Giuseppe, Filippo, Francesco Paolo e Nicola Palizzi, Teofilo Patini, Francesco Paolo Michetti, Pasquale e Raffaello Celommi, Basilio Cascella, Gabriele Smargiassi, Nicola De Laurentis, Giuseppe Bonolis, Gaetano Esposito, Gennaro Della Monica, Vittorio Scarselli, Cesare Averardi, Vincenzo Gagliardi, Ernesto Aurini, Carlo Patrignani, Fausto Zonaro, Alfonso Muzii, Vincenzo Rosati, Paolo De Cecco, Valerico Laccetti, Augusto De Arcangelis e Antonio Gianfante. La Mostra resterà aperta al pubblico da oggi al 16 settembre, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 24 tutti i giorni; dal 17 settembre al 25 novembre l’orario di apertura sarà dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 15 alle 20.

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