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mercoledì 11 luglio 2012

Documento di Rifondazione Comunista sul futuro degli atenei abruzzesi


Riceviamo e pubblichiamo documento politico sull'università approvato dal congresso regionale di Rifondazione Comunista che si è svolto l'8 luglio a Pescara.
“Il Sindaco di Teramo Brucchi e il Rettore dell’Ateneo teramano, Rita Tranquilli Leali, hanno più volte discusso pubblicamente delle sorti dell’Università e del perché il numero di iscritti sia in tendenziale calo, individuando come potenziali cause alcuni problemi organizzativi e gestionali.
Purtroppo non riteniamo che con la risoluzione di tali problematiche aumenti il numero di iscritti; sicuramente si migliora la situazione di chi oggi già si trova a Teramo e pertanto ogni aggiustamento in tal senso sarebbe un passo in avanti.
Quello che invece volevamo ascoltare dal Rettore era una proposta programmatica, di sviluppo e crescita dell’ateneo e con esso del territorio che lo ospita. La soluzione alla mancanza di iscrizioni dell’Università di Teramo non può essere solo il potenziamento del trasporto pubblico locale.
Probabilmente sul calo di iscrizioni influisce anche la crisi economica: non è certo semplice mantenere un figlio iscritto all’università. E anche quando gli universitari non dovrebbero pagare nulla, ma addirittura dovrebbero essere ricompensati del loro impegno, i soldi per le borse di studio non ci sono. Come si intende garantire allora il diritto allo studio sancito dall’art. 34 della Costituzione? Su questo, sindaco e rettore non sembrano aver espresso un’opinione.
Come Federazione PRC Teramo riteniamo che occorra pensare a nuove forme di insegnamento, non intendendo con ciò una superfetazione di cattedre inutili, o peggio ancora utili solo a qualche barone o a qualche “clientes” della politica.



 

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