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venerdì 27 luglio 2012
Azzinano di Tossicia: inizia la tre giorni dedicata ai “giochi di una volta”
“Era un mondo semplice, vivo, a “pane, amore e fantasia” quello dei bambini prima del “grande stravolgimento” dovuto al boom economico degli anni Sessanta. Il divertimento avveniva con giocattoli costruiti da loro stessi utilizzando materiale di vario genere: una forcella di ramo per fare la fionda, il cerchio delle biciclette, palline di terracotta, bacchette d’ombrello per le frecce, canne per la cerbottana o per costruire un aquilone. Ogni mezzo o oggetto disponibile era buono per trasformarlo in un giocattolo o in uno strumento di gioco collettivo.
I giochi erano tanti, vi partecipavano con entusiasmo e con gioia, nel rispetto di regole imparate dai più grandi ed accettate da tutti. Erano momenti di svago, di incontro e di crescita, connotati da grida gioiose, risate, canti, e a volte da urla e bisticci per motivi da nulla. La vita si svolgeva per strada, nella piazza, nei vicoli, nei campi o nei boschi e i bambini ne erano gli indiscussi protagonisti con gli stessi giochi che erano stati tramandati dai più grandi ai più piccoli per secoli.
Poi arrivò il Progresso e questo finì. Era inizio degli anni Sessanta. I bambini videro assottigliarsi sempre di più gli spazi dei loro giochi e il tempo della libertà per dedicarvisi. Il mondo dietro di loro si stava fermando, il futuro incombeva incalzante. Divennero uomini, ma non ci furono altri bambini con le loro grida, le pazze corse, le ginocchia sbucciate a sostituirli e a perpetrare una sfida che durava da sempre”.
Questo era Azzinano nella descrizione fatta dallo scrittore locale Dante Bellini nel suo libro Il Paese dei Giochi di una Volta. A questo mondo gli azzinanesi non hanno voluto rinunciare del tutto, per questo è sorta la manifestazione “I muri raccontano … i giochi di una volta”, con la collaborazione del Comune di Tossicia e del Consorzio B.I.M.Vomano Tordino.
L’iniziativa nasce anche come omaggio alla famosa pittrice del mondo contadino Annunziata Scipione.
Oggi il paese è metà di centinaia di visitatori. Le sue strade, la sua piazzetta, i suoi angoli più nascosti ci raccontano una parte di come eravamo, di quello che molti hanno perduto e tanti non hanno mai conosciuto: i giochi di una volta, che i migliori pittori naif di ogni parte d’Italia dipingono da anni, tra fine luglio e inizio agosto, sui muri delle case in giganteschi e variopinti murales.
Quest’anno il gioco scelto è la corda e verrà realizzato durante i giorni della festa che si svolgerà dal 27 al 29 luglio, come sempre all’insegna della valorizzazione della cultura e delle tradizioni popolari.
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