È quanto emerge dall'incontro organizzato dai ragazzi della Rete Giovani
SEL lo scorso venerdì 18 Maggio, presso i locali della CGIL, in viale Crispi a
Teramo, per fare il punto della situazione sul mondo della scuola, sui suoi
problemi e sulle reali prospettive.
All'incontro hanno preso parte, oltre ad un ingegnere esperto nella
stabilità degli edifici, i ragazzi delle varie scuole della provincia, i quali
hanno segnalato in più casi assenza di palestre, crepe nei muri ed
infiltrazioni, problemi ai riscaldamenti, laboratori assenti o inagibili.
Il caso più eclatante, però, è quello che riguarda gli studenti del Liceo
Delfico di Teramo, che ha sede nell'edificio storico di Piazza Dante Alighieri,
e che non si fa fatica a definire fatiscente. Gli studenti infatti lamentano
situazioni gravi di infiltrazioni dai soffitti, crepe nei muri, caduta di
calcinacci da muri e soffitti, aule inagibili, assenza dei riscaldamenti nel
periodo invernale, in un edificio storico risalente al primo '900; come se non
bastasse, nelle vicinanze ed al di sotto della scuola sono stati realizzati di
recente dei parcheggi sotterranei.
Appare ragionevole, allora, la preoccupazione degli studenti e delle loro
famiglie di fronte al pericolo per la stabilità di un edificio che ospita tra i
vari istituti e il Convitto, oltre 1500 persone tra studenti, insegnanti,
personale ATA, dipendenti, e residenti.
Probabilmente con i lavori per la realizzazione del parcheggio, ultimati
nel 2010, non saranno state compromesse le fondamenta dell’edificio, ma restano
i problemi segnalati, e la dichiarazione degli studenti che avrebbero, a
seguito dei lavori, chiesto alla Preside dell'Istituto la visione del
certificato di agibilità statica dell'edificio, richieste peraltro ignorate.
“L'Italia è un paese ad alto rischio sismico. Oltre alle tragiche vicende
di L'Aquila nel 2009, e dell'Emilia Romagna, di pochi giorni fa, sono stati numerosi
gli eventi sismici che di recente hanno interessato il nostro Paese, non ultime
le 17 scosse registrate proprio a Teramo nella notte del 16 dicembre 2011.
Crediamo che in nessun caso dovrebbe esistere il dubbio che l’edificio
scolastico in cui i bambini e ragazzi trascorrono l’intera mattinata e, spesso,
anche il pomeriggio, non sia sicuro, e che degli studenti debbano sentire messa
a rischio la loro incolumità per il solo fatto di essere entrati a scuola.
Per questo chiediamo alle amministrazioni competenti
(i comuni per le scuole elementari e medie, e la provincia per le scuole
superiori), se le strutture sono monitorate e se sono tenute sotto controllo le
situazioni di criticità strutturali, chiediamo quale sia la situazione della
stabilità delle scuole e se esistano delle certificazioni di agibilità statica
per il patrimonio scolastico provinciale, ed infine chiediamo quali risposte il
comune di Teramo e la provincia siano in grado di dare agli studenti ed alle
famiglie del Liceo Delfico di Teramo”.
e ci voleva sel per capirlo? non sarebbe bastato che i politici benpensanti del nostro territorio avessero ascoltato le scuole invece che usarle da passerella fregiandosi di cose di cui hanno l'obbligo come se avessero fatto chissachè? e adesso che l'ha detto sel? arriveranno le risorse per metterle in sicurezza e le risposte alle loro domande? si farà una struttura provvisoria per dare una parvenza di dignità all'elementare di Villa Vomano (ad esempio) dove Brucchi dovrebbe trasferire il suo ufficio?
RispondiEliminaio credo di no, la domanda che pongono alla fine dell'articolo la porto avanti da 4 anni senza nessuna risposta certa,(speriamo rispondano a loro) nessun documento che certifichi (nel nostro territorio) lo stato della sicurezza e nessuna certezza per l'adeguamento, ma si è fatto il grande polo scolastico e tanto basta alla lungimiranza della becera politica locale.
I nostri politici stanno dando sempre più l'esempio di come ci si disinteressi dei ragazzi perchè essendo più deboli non possono reagire con la dovuta fermezza. dalla sicurezza sismica ormai cenerentola degli uffici tecnici all'assenza di vigilanza e prevenzione davanti alle scuole, serramenti vecchi di 30 anni fuori da ogni canone di sicurezza, muri spesso sporchi e non riverniciati, caldaie che vanno troppo o non vanno affatto, studi sull'ottimizzazione energetica assenti come il materiale igienico (in alcuni casi neppure previsto data l'assenza dei supporti e contenitori), per non parlare del materiale didattico per laboratori culturali, informatici e scientifici neppure messi in agenda o pensati, sono tutte situazioni che vorrei vedere negli uffici di regioni e provincie e qualche comune, sono danni incalcolabili che una classe politica disattenta fallita e autoreferenziale ha portato avanti per anni con la solita frase "tanto per i bambini basta" e alla quale non siamo stati sufficientemente attenti per imperdirgli di nuocere.
Resta il fatto che finchè avrò modo, esporrò e condividerò questi problemi senza risparmiare nulla e senza fare reverenza alcuna a nessun personaggio che cerchi di trincerarsi dietro le solite banali frasi fatte o dissociandosi dalle responsabilità della figura che rappresenta.