Il presidente Catarra, insieme al consigliere provinciale Nicola Di Marco, ha ricevuto una delegazione di lavoratori dei cinque centri di riabilitazione SanStefar (ex gruppo Angelini) presenti in provincia di Teramo e rispettivamente ubicati nei comuni di Alba Adriatica, Atri, Roseto, Sant’Egidio e Teramo. La delegazione di lavoratori ha chiesto al Presidente un’azione istituzionale a tutela del futuro occupazionale degli operatori e delle prestazioni erogati dalla strutture ambulatoriali presenti sul territorio teramano, circa 20 mila l’anno.
I lavoratori attendono con preoccupazione l’esito dell’appello al Consiglio di Stato, che il 13 aprile prossimo deciderà del futuro occupazionale che nel Teramano riguarda 120 operatori (978 a livello regionale), dopo che il TAR dell’Aquila, in primo grado e su ricorso dell’Aiop Regionale, ha dichiarato l’illegittimità degli accreditamenti alle strutture sanitarie facenti parte dell’ex “Gruppo Angelini”.
Una decisione assunta sulla base di una legge (la L.R. 32, art. 7) che si proponeva la tutela dei lavoratori ma che ora rischia paradossalmente di ritorcersi contro proprio contro gli stessi. Della vicenda si sono occupate anche le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil che stanno sensibilizzando le istituzioni locali.
“A destare preoccupazione – spiega Catarra – è il futuro di questi dipendenti e dei servizi essenziali, che quotidianamente vengono assicurati. Mi sono assunto l’impegno di parlare con i Sindaci dei Comuni interessati e con il Presidente regionale Chiodi. Si tratta di una vicenda molto complessa e dobbiamo attendere la sentenza del Consiglio di Stato per capire quale sia la maniera più giusta per assicurare continuità ai servizi e mantenere i livelli di occupazione in un quadro rispettoso delle norme e delle regole”.
“Ci siamo rivolti al presidente Catarra – dichiarano in una nota i lavoratori, riunitisi in un Comitato spontaneo – per chiedergli di sostenere una causa che riguarda molti lavoratori e tantissimi pazienti residenti nel territorio provinciale, ai quali viene erogata assistenza in forma ambulatoriale, domiciliare ed extramurale per un totale di 20mila trattamenti annui. Dopo le note vicende che hanno travolto i lavoratori dell’ex gruppo Angelini, negli ultimi due anni, con l’avvento della nuova gestione di Villa Pini e dei Centri SanStefAR, abbiamo concentrato tutte le nostre risorse professionali e umane nella riorganizzazione e nell’ammodernamento delle strutture ospedaliere e ambulatoriali, restituendo loro, anche con la forza dell’organizzazione del Policlinico Abano Terme, il rispetto e la fiducia dei pazienti e della comunità medico-scientifica”. La gestione delle strutture, conclusa la fase Angelini, è affidata infatti dall’ottobre 2010 al Policlinico Abano Terme.
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