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lunedì 3 marzo 2014

Rapporto Istat/15: Macroeconomia

Quindicesimo appuntamento con il rapporto Istat chiamato “Noi, Italia”. Giunto alla sesta edizione, “Noi Italia. 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo” offre un quadro d’insieme dei diversi aspetti economici, sociali, demografici e ambientali del nostro Paese, della sua collocazione nel contesto europeo e delle differenze regionali che lo caratterizzano.
Il prodotto arricchisce l’ampia e articolata produzione dell’Istat attraverso la proposta di 120 indicatori, raccolti in 19 settori, che spaziano dall’economia alla cultura, al mercato del lavoro, alle condizioni economiche delle famiglie, alle infrastrutture, alla finanza pubblica, all’ambiente, alle tecnologie e all’innovazione. Oggi ci occuperemo di Macroeconomia.
Nel 2012 il Pil pro capite italiano in termini reali, valutato ai prezzi di mercato è di 22.807 euro, ma le differenze territoriali sono rilevanti. Rispetto all’anno precedente si registra un calo del 2,8 per cento in termini reali. Misurato in Parità di potere d’acquisto, il Pil dell’Italia risulta inferiore a quello medio dell’Ue27.
Dopo una sostanziale stabilità nel 2011, la produttività del lavoro in Italia è diminuita dell’1,2 per cento nel 2012. Nel confronto europeo, risulta allineata con la media dei paesi Ue27, mentre nel 2002 era più elevata del 9,2 per cento.
Negli ultimi dieci anni si è ridotta la quota di mercato delle esportazioni italiane sul commercio mondiale, dal 4 per cento del 2003 al 2,7 del 2012, seguendo una tendenza comune a molte delle economie più avanzate. A livello territoriale, il contributo principale alle vendite italiane sui mercati esteri proviene dal Nord (oltre il 70 per cento); il Mezzogiorno detiene una quota molto limitata (11,9 per cento), ma in crescita nell’ultimo anno.

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