“Confindustria di Teramo ha ragione sulla questione della Tares troppo alta per le aziende e per le famiglie. Il sistema della tassazione dei rifiuti non è più sostenibile sia che esso chiami Tarsu, Tares o con altro nome ancora da definire che propone in alcuni casi aumenti di circa il 300%” sono dichiarazioni di Vincenzo Di Marco Sindaco di Castellato.
“ A Castellalto -spiega il Sindaco- abbiamo evitato aumenti conservando il vecchio sistema confermato la tariffa senza aumentare nulla. Però non so se sarà possibile per l’anno in corso. Qui quello che c’è da fare è solo da riqualificare quello che oggi è il costo di gestione pubblico dei rifiuti. In poche parole la politica deve avere il coraggio di mettere mano alla questione in modo serio, abbassando tutti i costi a partire dal costo di smaltimento in discarica. Bisogna individuare una tariffa pubblica sostenibile che sia equa e giusta che garantisca la remunerazione del lavoro e del capitale delle aziende pubbliche e private che operano nel settore dei rifiuti .Mi pare abbastanza banale affermare che un servizio ancorché pubblico e obbligatorio si regge tra l’incrocio tra la domanda e l’offerta che ne determina il prezzo sostenibile. In un periodo di crisi come questo, ma in generale sempre, gli amministratori pubblici devono impegnarsi per garantire che quello che i cittadini devono pagare sia sopportabile altrimenti salta tutto. Se conveniamo tutti che in questo paese in questo momento le tasse sono troppo alte, quello che si deve fare è abbassarle, contenendo la spesa pubblica dei servizi. In questi anni la gestione pubblica dei rifiuti ha subito aumenti notevoli scarsamente giustificati. Tutti ci dobbiamo domandare il perché e, come classe dirigente attivarci per ridurre questi costi. Questa è una prerogativa della politica locale dei comuni ma soprattutto regionale che fino ad oggi non è stata esercitata e, se si poco e male. Io penso che noi come comuni dobbiamo muoverci perché siamo enti vicino ai cittadini e alle imprese e non possiamo pensare di usare la collettività come bancomat. I costi di conferimento e più in generale di tutta la filiera dei rifiuti potrebbero essere ridotti del 30% stabilendo una nuova tariffa regionale unica, con molti soldi che rimarrebbero nelle tasche dei cittadini e nelle casse delle aziende da subito”.
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