Ci meraviglia, piuttosto, l'atteggiamento del PD giuliese e delle altre forze politiche di maggioranza, totalmente assoggettate ai "capricci" del primo cittadino, non nuovo a repentini cambi di idea e piuttosto incline a credere che, con i comunicati stampa, si risolvano i problemi della città”.
Anche il gruppo consiliare Progresso Giuliese non lesina critiche :”Mastromauro non ha trovato un solo sindaco in grado di sottoscrivere la sua candidatura.
Improvvisamente spariti i numerosi sostenitori nel partito e nella provincia che lo volevano impegnato a correre per la presidenza della Regione, “Mastroshow”, come molti lo hanno soprannominato in città, si è reso conto che anche l’avventura per essere eletto semplice consigliere era pressoché proibitiva.
Così, nonostante la grande voglia di fuggire dalla resa dei conti con l’elettorato dopo la dannosa permanenza alla guida dell’amministrazione “arlecchino”, ( una vergogna politica difficile da cancellare per la tradizione democratica della nostra città che ha visto insieme PD, Lista civica, SEL, IDV, Cameli, PDL per Giancarlo Cameli, art.54 ) Mastromauro ha dovuto prendere atto della realtà. Pare che neppure la frettolosa adesione al nuovismo renziano, lui che l’anno precedente aveva sostenuto Bersani risultando uno dei sindaci meno ascoltati, gli abbia conferito quelle certezze elettorali ritenute necessarie per intraprendere la battaglia.
Consumate tutte le correnti all’interno del Partito Democratico per il neo Sindaco non è rimasta che la brezza marina della nostra Giulianova”.
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