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venerdì 3 maggio 2013

Teramo: inaugurazione della mostra "Luigi Carboni - Camere Condivise"


Teramo. Sabato 4 maggio alle ore 19:00 si terrà l'inaugurazione della mostra "Luigi Carboni - Camere Condivise" presso L'Arca, Laboratorio per le Arti Contemporanee, in Largo San Matteo a Teramo. Sarà possibile visitare la mostra fino al 23 giugno 2013. I giorni di apertura al pubblico sono: martedì e domenica dalle 16.00 alle 19.00.
"Camere condivise è la prima mostra personale in Abruzzo di Luigi Carboni, un artista tra i più interessanti della sua generazione che fin dalla metà degli anni Ottanta ha esposto in importanti gallerie e spazi pubblici in Italia e all’estero. L’autore si distingue per il lavoro di tele-sculture che affrontano una rigorosa indagine legata al tema della superficie. Le sue opere dagli accenti monocromi in costante dialogo con forme geometriche quasi evanescenti, pur nel loro rilievo materico, esprimono il raffinato equilibrio di una ricerca in bilico tra astrazione e figurazione. La pittura di Luigi Carboni, incentrata su una geometria di notevole eleganza formale che ricorda la raffinata arte degli arazzi, sembra catturare e riflettere la luce creando sfondi vibranti che irretiscono lo sguardo dell’osservatore. Alcuni critici hanno analizzato il suo lavoro mettendo in rilievo il rapporto tra decorazione e concetto: “ideogrammi orientali, dettagli di progetti di teatri antichi e moderni, piante di giardini, squame di rettili ma anche sofisticati racemi vegetali, bersagli, costellazioni celesti e fori circolari si fondono in un unico sistema che tende verso una sorta di grafia criptata dove concetto ed ornamento sono indissolubilmente legati” (Luodovico Pratesi); altri hanno sottolineato il raffinato rapporto tra segno e materia all’interno della sua ricerca: “dove i termini che qualificano l’energia espressiva del segno e della materia si coniugano in una trama continua e indissolubile non solo all’interno della superficie, ma anche nell’amplificazione e nell’estensione di una soglia pulsante di emergenze tattili e tridimensionali.” (Roberto Daolio)

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