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giovedì 11 aprile 2013
Tagli ai fondi per il sociale. Anche Giulianova alla manifestazione pescarese dell'8 aprile scorso
C'era anche l'assessore alle Politiche sociali Nausicaa Cameli alla manifestazione tenutasi lo scorso 8 aprile in piazza Unione a Pescara, sotto le sede del Consiglio regionale, ed alla quale hanno preso parte circa 200 persone tra amministratori, rappresentanti di associazioni e cittadini, per esprimere preoccupazione sulla politica che la Giunta regionale sta portando avanti nel settore delle politiche sociali e per la riduzione dei fondi destinati a questa voce. “La mobilitazione – dichiara l'assessore Cameli – si deve alla situazione davvero drammatica in cui versano le amministrazioni comunale a seguito dei tagli della Regione e del Governo. La Regione, infatti, non ha pagato i Comuni per i servizi già svolti e rendicontati per il 2011 e 2012, mentre per il 2013 ha annunciato tagli del 97%. Le risorse economiche a disposizione degli Ambiti Sociali, necessarie per assicurare i servizi, sono state ridotte di oltre il 30% per i Piani di Zona 2011-2013. Ma c'è anche altro, purtroppo. La Regione, infatti”, prosegue Cameli, “non ha ancora pagato il 30% delle cifre dovute e stanziate nel 2011 e, proprio in questi giorni, ha comunicato agli Ambiti Sociali Territoriali che le somme che intende effettivamente pagare a fronte di quelle stanziate per l'anno 2012, già rendicontante e spese dai Comuni, sono state ridotte del 90%.E ciò a fronte dell'aumento progressivo del disagio sociale derivante dalla crisi economica in atto”.
“Questi drastici tagli – aggiunge il sindaco Francesco Mastromauro – avranno ripercussioni pesantissime sui Comuni, soprattutto su quelli, come Giulianova, che stanno garantendo, pur tra mille difficoltà, il mantenimento del livello dei servizi. Per questo anch'io, come altri sindaci abruzzesi, ho sottoscritto un documento, destinato al governatore Chiodi ed agli assessori regionali Gatti e Masci, contenente una duplice richiesta. La prima è l’approvazione immediata del progetto di legge regionale n. 247/2011, “Norme in materia di pluralismo informatico, sull'adozione e la diffusione del software libero e sulla portabilità dei documenti informatici nella pubblica amministrazione“, per il recupero di 1 milione di euro l’anno da destinare al Fondo Sociale Regionale per l'espletamento di servizi ed interventi in materia sociale e socio-assistenziale. La seconda richiesta – prosegue Mastromauro - riguarda la modifica dell’accordo sottoscritto un anno fa dalla Regione, dalle organizzazioni sindacali e datoriali e dagli altri soggetti del partenariato economico e sociale, denominato “Patto per lo sviluppo dell’Abruzzo”, in modo da destinare parte del ricavato ottenuto dal risanamento del deficit sanitario al Fondo Sociale Regionale, così da permettere il pagamento delle somme necessarie ai Comuni per garantire l’espletamento dei servizi sociali essenziali, passati e futuri, su tutto il territorio regionale”.
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