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domenica 27 gennaio 2013
San Nicolò: grande partecipazione per l’intitolazione della scuola al professor Giovanni Serroni
La comunità di San Nicolò a Tordino si raccoglie numerosa per rendere omaggio al suo primo preside: scoperte questa mattina le targhe di dedicazione al professor Giovanni Serroni nelle scuole dell'infanzia e media della zona Peep.
L’iniziativa, fortemente voluta dalle associazioni del territorio, è stata promossa dall’amministrazione comunale, in collaborazione con il distretto scolastico Teramo 4 e l’Ufficio scolastico provinciale.
La mattinata ha visto la partecipazione dei familiari del preside scomparso, dei rappresentanti delle associazioni di San Nicolò e di una delegazione di studenti del territorio. Nutrita la presenza istituzionale: sono intervenuti l'assessore regionale alla Pubblica Istruzione Paolo Gatti, il sindaco di Teramo Maurizio Brucchi, l'assessore comunale all'Istruzione Piero Romanelli, il presidente della Banca dell'Adriatico Giandomenico Di Sante, il funzionario dell’Ufficio scolastico provinciale Lantino Romani e la dirigente scolastica del plesso Maria Beatrice Mancini. E tanti altri rappresentati del mondo istituzionale hanno preso parte alla cerimonia, pur rimanendo nell'ombra, volendo testimoniare con la propria presenza la stima per lo scomparso, che ha dedicato la sua vita al mondo della scuola e soprattutto all’istituto della frazione. Tutti gli interventi hanno voluto sottolineare il valore della dedicazione per la comunità, ma le parole più toccanti sono giunte da coloro che hanno avuto modo di conoscere il professor Serroni, da Lantino Romani e Giandomenico Di Sante. "Esempio di persona che ha operato con passione e umiltà", -lo ha ricordato così quest'ultimo. Un ricordo affettuoso del professore è emerso anche dalle parole dello studioso Gabriele Di Cesare, amico dello scomparso, che non potendo partecipare all'iniziativa ha inviato una lettera.
Al termine degli interventi, dopo la benedizione del parroco don Giovanni D'Annunzio, sono state scoperte le due targhe, poste all'entrata della scuola dell'infanzia e della elementare.
E' stata scelta una frase di Cicerone a impreziosire il ricordo, frase che ben rispecchia l'operato del preside scomparso: "Le più idonee armi della vecchia sono le arti e la pratica delle virtù, le quali, coltivate in ogni età, producono frutti meravigliosi; la consapevolezza di una vita ben vissuta e il ricordo di molte buone azioni sono cose gradevolissime”.
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