“Il Nome della Rosa mette in circolo per la fine del 2012 una selezione di immagini del fotografo professionista Giovanni Lattanzi: un omaggio alla sua terra, l’Abruzzo, che qui si offre all’osservatore in una visione insolita, notturna. Nel “cielo nero” di questi lavori, vivificato dal contrappunto di corpi celesti che tratteggiano sentieri e vortici irradianti, è possibile riconoscere luoghi celebri della nostra regione, come Rocca Calascio o Alba Fucens, Atri e suoi calanchi, l’altopiano di Campo Imperatore, le vie del centro e i monumenti simbolo de L’Aquila. Nell’ambito di un linguaggio - qual è quello fotografico - fondato sulla luce, è in realtà una “non luce” la vera protagonista di questa esposizione, artefice di suggestivi e silenziosi scenari che catturano lo spettatore perché parlano all’interiorità, aprendo la via all’immaginazione e al sogno. L’osservazione al riparo dal giorno, metafora di una quotidianità assordante che spesso distrae anche da se stessi, permette all’autore un contatto rinnovato e autentico con l’armonia del creato; l’elemento naturale ed umano, paesaggi e architetture convivono sul piano all’interno di composizioni perfettamente equilibrate, rigorose e nitide, frutto dello sguardo esperto dell’autore. I luoghi praticati dal fotografo in tanti anni di attività “sul campo” assumono tuttavia in questa occasione una veste nuova, privata, nella consapevolezza di un forte attaccamento alle proprie radici: essi diventano pertanto “cassa di risonanza” di un’espressività personale illuminata e condivisa. Il buio che compare nelle immagini di LATTANZI infatti, lungi dall’essere oscurante, è all’opposto significativamente rivelatore: della realtà vera delle cose, di sogni e identità taciute, nell’intimità e nello stupore di cui solo la notte sa farci dono.
(Manuela Valleriani)
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