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lunedì 24 settembre 2012

Teramo: celebrazioni per il 69esimo anniversario della battaglia di Bosco Martese


La Battaglia di Bosco Martese, la prima battaglia campale della Resistenza italiana, al centro delle celebrazioni promosse per il 69esimo anniversario, il prossimo 25 settembre, dall’Anpi (Associazione nazionale partigiani) in collaborazione con la Provincia di Teramo e il Comune di Rocca Santa Maria. Il programma delle celebrazioni è stato presentato questa mattina in Provincia alla presenza del presidente del Consiglio Provinciale, Mauro Martino, del presidente provinciale Anpi, Antonio Franchi, del presidente sezione Anpi “M. Mobili” Teramo, Antonio Topitti, del segretario provinciale dell’associazione, Mirko De Berardinis, e del sindaco di Rocca Santa Maria, Stefania Guerrieri.
Il raduno dei partecipanti è previsto martedì alle ore 10, al piazzale del Ceppo, per poi procedere con la deposizione della corona d’allora al Monumento ai partigiani e con la commemorazione della battaglia.

“L’edizione di quest’anno – spiega il presidente del Consiglio, Mauro Martino – si caratterizza per la consistente partecipazione degli studenti delle scuole. Saranno presenti circa 300 ragazzi in rappresentanza delle scuole di tutto il territorio provinciale, dalla costa all’entroterra. Questo affinché i valori della Resistenza siano tramandati e tenuti sempre vivi nelle nuove leve ed entrino a far parte integrante della nostra cultura. A Bosco Martese nel ’43 c’è stata una battaglia per la conquista della libertà, della democrazia, valori fondanti della nostra Repubblica e delle istituzioni democratiche, di particolare attualità nel momento in cui una riforma sta mettendo in discussione dei presidi di democrazia, quali i consigli provinciali, trasformandoli da organi di eletti a organi di nominati”.
Il 69esimo anniversario è dedicato alla memoria del capitano dei carabinieri Ettore Bianco. “Ci sembrava un tributo doveroso – dichiara il segretario provinciale Anpi, Mirko De Berardinis – alla memoria del capitano Bianco, che fu alla guida della formazione dei 1.600 partigiani che diedero vita alla battaglia, a dimostrazione che alla battaglia parteciparono tanti giovani civili e militari”.
“Importante la partecipazione di tanti giovani – chiosa il presidente dell’associazione, Antonio Franchi -, ai quali vogliamo lanciare un messaggio di concordia, di condivisione di valori che, anche alla luce della crisi economica senza precedenti che stiamo attraversando, sono di grande attualità, contro il pericolo del populismo e del totalitarismo. Storicamente un modo per non dimenticare che l’Abruzzo e segnatamente il territorio teramano hanno dato un grande contributo alla Resistenza”.

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