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martedì 25 settembre 2012

SEL Roseto : Questione ASU. Sono tornati a lavorare solo gli “amici”


Comunicato di Sinistra Ecologia e Libertà Roseto, sulla questione dei 18 lavoratori impegnati in Asu del proprio territorio comunale.
“Dopo le assemblee e la nostra battaglia ci siamo posti in disparte ad osservare la soluzione che il sindaco e la CISL avrebbero attuato per i lavoratori rosetani. Ci dispiace dirlo ma di nuovo si sono avverati i nostri pronostici. La ricollocazione dei lavoratori non è stata corretta né si è assicurato a tutti un impiego dignitoso: come al solito gli amici sono tornati a lavorare, gli altri no!
Di questo rimproveriamo non solo il Sindaco e l'amministrazione, che di nuovo hanno dimostrato la loro incapacità nel gestire i problemi ma anche la CISL! Dov'è finita adesso la loro soluzione? Provvedere ad una selezione tra chi rimettere a lavorare e chi no in base alla vicinanza o meno all'amministrazione, è forse un metodo degno di un sindacato? E' questo che intendeva il sindacato quando, a mezzo stampa, ci disse che “La CISL è un Sindacato di lavoratori del tutto autonomo, che non risponde a nessuna logica di schieramenti e non ha bisogno di alcuna tutela dei partiti politici”? A noi pare proprio che quello che è accaduto testimoni, come al solito, il contrario.
D'altronde il servizio scuolabus, smantellato prima e privatizzato poi, la dice lunga su quanto questi amministratori siano in grado di garantire il diritto al lavoro e i servizi basilari. Sopprimere linee, costringere bambini a spostarsi a piedi per raggiungere il punto di raccolta, risponde al “buonsenso” dei nostri amministratori?
Ci sentiamo ripetere continuamente che il comune non ha soldi per gli Asu. Bene! Ci dicano allora perché riescono a trovare 65.000 euro per il ripristino della Fonte dell'Accolle, tra l'altro già nuovamente fatiscente a causa delle frequenti ultime piogge, con assegnazioni di appalto nuovamente riferite ad amici e sodali e non per i lavoratori. Ci dicano perché tentano di andare a cercare cooperative a Teramo per ricollocarli e non considerano quelle già presenti sul territorio comunale, ci dicano perché, e lo ripetiamo, alcuni lavoratori meritano assunzioni e altri NO.
Di questo chiediamo spiegazioni non solo al sindaco ma anche alla Cisl”.

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