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lunedì 23 luglio 2012

Roseto Opera Prima: “Sette opere di misericordia”


Racconta la storia di un adolescente clandestina pronta a tutto per la propria sopravvivenza l'opera prima di Gianluca e Massimiliano De Serio in programma al Roseto Opera Prima lunedì 23 luglio.
Nel film la piccola incontra Antonio, un vecchio prossimo alla morte e tra queste due esistenze ai margini, quando la lotta per la sopraffazione reciproca si fa crudele e miserabile, si scorge un inaspettato barlume d'umanità, la possibilità di un miracoloso contatto umano che cambierà il loro destino. Una sorta di thriller dai risvolti inattesi sullo sfondo di una metropoli fotografata in cinemascope, dove la luce invernale e l'originale regia fanno da contrappunto all'intreccio narrativo.
La storia racconta il percorso di colpa e redenzione della giovane immigrata e riporta l'attenzione sull'uomo, su coloro che vivono ai margini, sulle vicende quotidiane e sull'incontro - scontro con il diverso.
Il film ha lo stesso titolo dell'opera di Caravaggio e inoltre, come sottolineato dai due autori, è costellato di ulteriori riferimenti al mondo dell'arte e della storia della ritrattistica. Come l'inglese Steve McQueen anche i De Serio hanno scelto un percorso in cui l'arte è strettamente legata ad un impegno etico e politico.
I De Serio ci mostrano questo scontro/incontro tra due aride solitudini andando alla ricerca non di un lieto fine quanto piuttosto di un ‘fine', di un senso dell'esistere. Lo fanno con un lucido percorso scandito dalle sette stazioni del titolo nell'ambito del quale lo spettatore è chiamato a interrogarsi e quasi a porsi lui come regista chiedendosi quale sarà l'evolvere della vicenda e quale direzione prenderanno gli eventi. È un cinema fatto di gesti, di sguardi, di silenzi più che di parole questo Sette opere di misericordia, ma proprio grazie al suo rigore stilistico riesce ad arrivare nel profondo e a farsi film difficile da dimenticare.

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