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martedì 3 luglio 2012

Lavoratori ASU Pineto: Emanata un’apposita delibera per garantire la ricollocazione occupazionale


Un percorso di ricollocazione occupazionale dei lavoratori Asu. È quanto si promette di fare il Comune di Pineto che, assieme ad altri comprensori del teramano come Castellalto, Sant’Omero, Cellino Attanasio e Isola del Gran Sasso, è al lavoro per cercare una soluzione al destino dei 17 lavoratori in mobilità di Palazzo di Città i cui contratti sono ormai scaduti.
Dopo aver incontrato nelle scorse settimane l’assessore regionale al Lavoro Paolo Gatti e aver sollecitato l’ente a concedere un sostegno economico alle realtà comunali che si trovano in questa situazione, Monticelli ha oggi emanato una delibera con la quale il Comune pinetese si impegna, secondo le sue capacità finanziarie, ad iscrivere apposite risorse nel bilancio 2012 in corso di formazione da destinare a una serie di attività.
“L’obiettivo – spiega il primo cittadino – è quello di affidare esternamente alcuni servizi, cosa che ci permetterà di procedere con la ricollocazione di questi lavoratori, introducendo anche una norma di “salvaguardia occupazionale” per i nostri collaboratori, che sarebbero così assunti in via prioritaria dalla ditta o società o cooperativa affidataria dei servizi”.
Nel frattempo, il Comune pinetese fa richiesta alla Regione Abruzzo di concedere la mobilità in deroga per i lavoratori Asu in questione per tutto il mese di luglio.
“Ce la stiamo mettendo tutta – sottolinea in merito Monticelli – affinché a 17 persone venga permesso di continuare a lavorare. Per questo non capisco le polemiche del gruppo consiliare Pineto Unita, che chiedendo la stabilizzazione sta soltanto mentendo, perché sa benissimo che ciò non può essere garantito. Siamo dinanzi a pura demagogia, mentre in ballo c’è il futuro di 17 lavoratori per i quali ci stiamo davvero impegnando. Ho la possibilità di far lavorare queste persone e se necessario coinvolgerò il mondo intero. Pertanto mi auguro che gli amministratori continuino nel loro compito onestamente e senza mentire: questa volta parliamo del futuro delle nostre famiglie”.

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