Riceviamo e pubblichiamo un comunicato dell’associazione Teramo Nostra :
“Nel recente decreto “Spending review” del Governo Monti, è stato annunciato il taglio di molte delle attuali Province Italiane, anche se non sono ancora chiari i criteri e i parametri che saranno utilizzati per compiere questa scelta. Già si ipotizza, però, la soppressione di circa 60 delle attuali 110 Province, con l’abolizione di quelle con meno di 350mila abitanti o un’estensione territoriale inferiore ai 3mila km quadrati.
Se questa ipotesi dovesse essere confermata, la Provincia di Teramo con i suoi 312mila residenti cesserebbe di esistere per essere annessa a quella Aquilana o secondo altri pareri con Pescara o Ascoli Piceno.
In particolare, se venisse soppressa la nostra Provincia, la Città di Teramo perderebbe di fatto il suo ruolo storico di Città Capoluogo, con il conseguente declassamento a semplice Comune e la perdita o il ridimensionamento di tanti Enti e servizi a carattere provinciale.
Con questo disegno allarmante Teramo potrebbe così dire addio a Prefettura, Questura, INPS, INAIL, Motorizzazione Civile, Tribunale, Agenzia delle Entrate, Agenzia del Territorio, Ufficio Scolastico Provinciale, Ordini Professionali e tanti altri Uffici che finirebbero progressivamente nel nuovo Capoluogo di Provincia o al massimo resterebbero nella nostra Città solo alcuni presidi e succursali.
L’Associazione Teramo Nostra, che da sempre si batte per Teramo e per la difesa dei confini del suo territorio, condanna fermamente questo progetto, con il quale si cancellerebbe vergognosamente la nostra Provincia e quindi il ruolo della Città di Teramo come Capoluogo.
E’ utile ricordare che fu proprio la Città di Teramo a dare il nome APRUTIUM all’intera Regione Abruzzo in epoca Augustea e a mantenere ai tempi della colonizzazione romana nel I secolo a.C. il titolo di Municipio , quando altri Capoluoghi della nostra Regione ancora non esistevano. Il riconoscimento della Città di Teramo come Municipio dell’Impero determinò la grandezza d’Interamnia e del suo territorio con la costruzione del Teatro Romano, Anfiteatro e terme, tra i pochi ed unici esemplari realizzati nel centro Italia.
A seguire, nel 1927, durante il Regime Fascista, la Provincia di Teramo fu pesantemente penalizzata per la creazione della Provincia di Pescara. Tanti furono infatti i comuni tolti alla Provincia di Teramo (come ad es. Penne, Loreto Aprutino, Città S. Angelo, Torre De’ Passeri, ecc.) e pochi invece a L’Aquila e Chieti.
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