Blogroll

mercoledì 11 luglio 2012

Atri: il Comune si batte per salvaguardare il Tribunale


Comunicato stampa del Comune di Atri: “Le notizie riguardanti il decreto sulla Spending review sono all’ordine del giorno e sempre meno felici soprattutto per quel che riguarda la situazione dei vari tribunali abruzzesi e di quello atriano. Il sindaco Gabriele Astolfi e l’amministrazione tutta, convinti che perdere il tribunale possa rivelarsi un duro colpo per la città di Atri, continuano a combattere affinchè questo non avvenga e si possa mantenere la storica sede. Davanti a questa situazione e, visto lo schema di decreto del riordino degli uffici giudiziari (anche chiamato “taglia-tribunalini”), il sindaco e l’amministrazione chiedono fermamente l’attuazione dell’articolo 7 del cennato decreto che, sostanzialmente, prevede che vengano utilizzati a servizio del tribunale gli immobili di proprietà del comune adibiti a servizio degli uffici giudiziari e delle sezioni distaccate soppressi, a patto che le spese di gestione e manutenzione degli immobili siano a carico del comune.
La spending review è servita già con la proposta del comune di Atri e trova conferma di possibile applicazione nell’articolo 7: l’amministrazione comunale aveva già precedentemente deliberato la volontà di concedere a titolo gratuito gli immobili che ospitano la sezione distaccata del tribunale di Atri e del Giudice di Pace, rinunciando a rimborsi da parte del Ministero per circa 100.000 euro, creando un risparmio assoluto.
Il Ministero, quindi, potrà continuare ad avere la stessa organizzazione e logistica attuale a costo zero semplicemente applicando l’articolo 7. Il sindaco G. Astolfi e l’amministrazione intendono, a questo punto, avviare un piano di incontro con il presidente del tribunale, il consiglio giudiziario e il consiglio dell’ordine degli avvocati affinchè tali istituzioni rappresentino nelle opportune sedi ministeriali le ragioni utili alla sopravvivenza degli uffici giudiziari sul territorio comunale. Ci si auspica ampia collaborazione”.

Nessun commento:

Posta un commento