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venerdì 15 giugno 2012
L’arië dë nottë
Quarto appuntamento con “L’osso che canta” ,una serie di incontri dedicati alle culture musicali. Questa sera alle ore 21.00, presso la ex chiesa di Santo Spirito a Cellino Attanasio, Federico Carulli e Gianfranco Spitilli presentano: “L’arië dë nottë”.
L’arië dë nottë - aria di notte - è un canto polivocale contadino, in genere classificato fra i canti all’aria, i canti di lavoro nei campi, assieme alle arie di mietitura, le arie diritte, le arie lisce, le arie longhe. Documentato in poche e rarefatte varianti dai più importanti etnomusicologi abruzzesi o da ricercatori transitati in Abruzzo, il canto rivela elementi propri che lo allontanano dall’ambito dei canti di lavoro, inserendolo in una dimensione notturna e misteriosa, e legata piuttosto al corteggiamento, all’espressione di sentimenti amorosi e alla liberazione di contenuti emozionali, anche attraverso la particolarità timbrica e armonica originata dalla combinazione delle voci.
Gianfranco Spitilli (Teramo, 1975) è un antropologo che svolge ricerca etnomusicologica nell’area dell’Abruzzo settentrionale e dell’Italia centrale, con particolare attenzione al repertorio polivocale contadino, sia profano che legato ad occasioni religiose come le processioni dei santi patroni o la cerimonialità della Settimana Santa.
Federico Dario Carulli (S. Eusanio del Sangro, 1966) nel 2002 inizia un percorso introspettivo che lo porta ad avvicinarsi prima al ballo tradizionale e poi alle musiche e canti della cultura contadina. Nel 2005 inizia le ricerche di musiche per organetto e dal 2007 porta avanti una ricerca sul canto polivocale di trasmissione orale, in particolar modo con un gruppo di donne di S.Eusanio del Sangro.
Con la partecipazione di Domenico Di Teodoro.
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