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martedì 22 maggio 2012

Montorio e Colledara stipulano un accordo per la cura dei randagi


I comuni di Montorio al Vomano (Te) e Colledara (Te) hanno stipulato con l’ANTA (Associazione Nazionale Tutela Animali) un accordo per la custodia, l’alimentazione e la cura e l’affidamento dei randagi. La convenzione che raccoglie le istanze e le priorità sollevate dai due Comuni punta a limitare il fenomeno del randagismo attraverso adeguate campagne di affidi e di sensibilizzazione della popolazione. In base alla convenzione stipulata, l’ANTA prenderà in custodia i cuccioli nella struttura “Villaggio del cane“, nel comune di Montegranaro, che le verranno affidati via via dai Comuni e si occuperà del loro affido nel più breve tempo possibile. Nello specifico, la custodia prevede l’alimentazione, le cure medico- veterinarie, i medicinali, i detergenti e il materiale per le pulizie e quello per la cura dell’animale. “La normativa vigente – ha detto il sindaco di Colledara Giuseppe Di Bartolomeo – prevede l’obbligo da parte dei Comuni di convenzionarsi con strutture di questo tipo. E per noi rappresenta un vero onore poterci affiliare ad un’associazione che opera con successo da anni in tutto il territorio nazionale”. ‘L’affido presso questa struttura rappresenta per il cane un punto di partenza e non di arrivo – ha dichiarato il vice sindaco di Montorio Alfredo Nibid – perché  essendo il rifugio gestito da una Onlus, c’è la possibilità concreta di un affido. Nello stesso tempo l’affido di un cane a persone anziane sole, può aiutare a sollecitare la loro mobilità e prevenire stati di depressione e isolamento”. ‘Ringrazio – ha concluso Daniela Corsi, responsabile legale del “Villaggio del Cane” e presidente dell’Associazione Anta Onlus di Civitanova – i sindaci dei due Comuni per la loro spiccata sensibilità al problema del randagismo, in particolar modo per la concreta volontà di collaborare con una Onlus. Il nostro intento è quello di favorire le adozioni dei cani e ci auguriamo che questa collaborazione tra le Onlus e i Comuni sia solo l’inizio di una più ampia interazione”.

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