Il Master
internazionale dell’Università di Teramo in International Cooperation against Transnational Financial Organized
Crime ha aderito a FLARE,
il network voluto da Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie
‒ di cui è responsabile don Luigi
Ciotti ‒ e finalizzato alla cooperazione tra le organizzazioni della
società civile nella lotta contro le mafie e le criminalità organizzate
transnazionali.
Project manager del Master è Maria Cristina Giannini. Il Corso è coordinato da Piero Sandulli.
A FLARE (Freedom, Legality And Rights in Europe) aderiscono
associazioni di promozione giovanile e organizzazioni non governative di 25
Paesi diversi, tutte attive nel campo della lotta allo sfruttamento delle donne
e dei minori a fini sessuali, della protezione ambientale, del rispetto dei
diritti umani, della lotta alla corruzione, dell’assistenza ai migranti e ai
rifugiati. Il percorso politico-educativo del network permette agli aderenti di
acquisire gli strumenti per esercitare pressioni sociali sui processi
legislativi a livello locale ed europeo, per organizzare campagne di
sensibilizzazione, per avviare collaborazioni tra i membri del network, con
progetti comuni, scambio di buone pratiche e know how.
Oltre all’Università di Teramo, fanno parte del network
anche il Politecnico di Bari e gli Atenei di Foggia, Milano, Pisa, Bari e del
Salento.
Il Master
internazionale in International Cooperation against Transnational Financial
Organized Crime , giunto alla sesta edizione, è rivolto a studenti
italiani e stranieri, laureati in Giurisprudenza, Scienze Politiche, Sociali e
Statistiche, Economia e Relazioni internazionali. L’obiettivo del Master –
tenuto in lingua inglese – è la formazione di una nuova generazione di
professionisti ed esperti legali, capaci di stabilire e rafforzare la
cooperazione fra Stati, istituzioni, organizzazioni e cittadini, con lo scopo
di contrastare la criminalità finanziaria transnazionale organizzata e di
promuovere nuove ed efficienti misure per la prevenzione e la lotta di questi
crimini. Il Master prevede tre fasi: formazione didattica, tirocinio,
preparazione e discussione della tesi.
Sono partner del Master la Kutztown University (USA),
l’Università Inca Garcilaso de la Vega (Perù), l’Università John F.
Kennedy (Argentina), l’Università Sulaimanyah (Iraq), l’Università
di Ankara (Turchia), l’Università Krok di Kiev (Ucraina),
l’Università di San Pietroburgo (Federazione Russa), l’Università di
Sarajevo (Bosnia Erzegovina), l’Università di Tirana (Albania), l’Accademia
di Polizia “A.I. Cuza” di Bucharest, la Società andalusa di Vittimologia
e oltre venti atenei italiani ed europei.
Il Master conta, inoltre, sulla partnership di
organizzazioni nazionali e internazionali: il Ministero dell’Interno, il
Ministero dell’Economia e delle Finanze, la Direzione Nazionale Antimafia, la
Commissione nazionale italiana dell’Unesco, l’Interpol, l’Europol, il Gruppo
italiano dell’Associazione internazionale di Diritto Penale, l’OCSE (Missione
Permanente Italiana), l’Ufficio Narcotici e criminalità delle Nazioni Unite
UNODC, l’OLAF (Ufficio europeo per la lotta antifrode), la missione italiana
permanente di Eurojust, il Center of State Committee for Financial Monitoring
of Ukraine e Frontex.
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