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venerdì 11 gennaio 2013

Censimento Industria e servizi e Non profit: avviate le procedure di diffida


Come annunciato nei mesi scorsi è stata avviata dalla Camera di Commercio di Teramo la procedura che condurrà al sanzionamento di tutti i soggetti (imprese e associazioni non profit) che non hanno restituito i questionari del 9° Censimento generale dell’industria e dei servizi e Censimento delle istituzioni non profit.
Tutti coloro che riceveranno l’avviso di diffida ad adempiere avranno ancora la possibilità di mettersi in regola (e non incorrere nelle sanzioni previste) se provvederanno alla restituzione dei questionari su carta o alla loro compilazione on line entro 10 giorni dal ricevimento dell’avviso.
Per chi invece non procederà in questi termini sarà direttamente l’ISTAT a irrogare la sanzione.
Il valore della multa è particolarmente significativo: è compreso tra un minimo di 516 euro ed un massimo di 5.164 euro.
La compilazione del questionario censuario è infatti un obbligo di legge.
Le attuali rilevazioni censuarie sono inserite nell’elenco delle rilevazioni che comportano obbligo di risposta per i soggetti privati che è stato approvato con Decreto del Presidente della Repubblica 26 settembre 2012. Esse rientrano tra le indagini per le quali la violazione dell’obbligo di risposta per la mancata fornitura dei dati richiesti comporta l’applicazione di sanzioni amministrative.
Saranno passibili di sanzioni non solo coloro che non hanno compilato il questionario ma anche chi lo ha compilato solo in parte o ha fornito scientemente informazioni non veritiere.
L’Ufficio provinciale di censimento è ancora operativo e può supportare tutti coloro che riceveranno l’avviso, per aiutarli nella compilazione attraverso la rete di rilevatori che sono ancora in servizio. La mail dell’ufficio è statistica@te.camcom.it; i numeri di telefono sono 0861/335223 -335236.

lunedì 26 novembre 2012

Censimento: la Camera di Commercio invita imprese e istituzioni non profit ad accelerare la restituzione dei questionari


E’ iniziato il countdown per la chiusura delle operazioni censuarie del 9° Censimento industria e servizi e istituzioni non profit, partito il 10 settembre per concludersi il 20 dicembre.
Le unità coinvolte in provincia sono 4.275, suddivise in 1.554 imprese e 2.721 istituzioni non profit.
I dati sulle restituzioni dei questionari mostrano sinora una percentuale di risposta in provincia di Teramo attorno al 46%, dato comunque superiore a quello nazionale pari al 42% del totale.
A livello regionale, alla data del 19 novembre,le più alte percentuali di restituzione dei questionari si registrano nelle province autonome di Bolzano e Trento (rispettivamente 61,2% e 50,7%%) segue il Veneto con il 44,7% di questionari restituiti. Agli ultimi posti si collocano Calabria (28,6%), Lazio (26,1%) e Campania (23,3%).
Dal 20 ottobre sono i rilevatori protagonisti del recupero dei questionari che ancora mancano all’appello. Il coordinamento della rilevazione sul campo spetta, infatti, agli Uffici Provinciali di
Censimento (UPC) costituiti presso le Camere di Commercio, con la supervisione dell’Istat. Al loro interno operano appunto i rilevatori, che forniscono assistenza alla compilazione e sorvegliano affinché la restituzione dei questionari avvenga entro i tempi previsti.
Partecipare al Censimento, del resto, è un dovere sancito dalla legge (art. 7 e 11 del D.lgs. n. 322 del 6 settembre 1989). Restano aperti il canale web per la compilazione on line del questionario e gli sportelli di accettazione dell' Ufficio Provinciale di Censimento, costituito presso la Camera di Commercio di Teramo – Via Savini 50 – Tel. 0861/335223-236 - statistica@te.camcom.it.
Le imprese e le istituzioni non profit che entro il 20 dicembre 2012 non provvederanno a restituire il questionario compilato saranno soggette all’accertamento della violazione dell’obbligo di risposta. La procedura sanzionatoria, attivata dall'Ufficio Provinciale di Censimento, prevede che l'interessato riceva una diffida ad adempiere; in caso di mancata risposta, sarà recapitata la notifica dell'atto di contestazione contenente gli estremi dell'accertamento e le indicazioni sulle modalità dipagamento.
Chi non avesse ancora provveduto, quindi, è invitato a farlo nel breve termine prestando la dovuta collaborazione ai rilevatori.