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martedì 12 novembre 2013
Carbontech: operaio ingiustamente licenziato, Melilla chiede l’intervento del Ministro
Martinsicuro. La Carbotech azienda che produce spazzole per motori elettrici, ha deciso di non utilizzare le prestazioni lavorative di un dipendente licenziato nel Gennaio 2013 e reintegrato dal giudice del lavoro di Teramo il 30 Ottobre scorso.
Gianni Melilla, Deputato di Sinistra Ecologia e Libertà, in un interrogazione, chiede al Ministro del Lavoro se non intenda svolgere una funzione per garantire il diritto del dipendente a svolgere la propria attività lavorativa come sancito dalla sentenza del giudice del lavoro di Teramo.
“Il caso risale a gennaio quando uno dei 60 operai- spiega il Deputato- da dieci anni alle dipendenze della Carbotech, viene licenziato dall’azienda che gli contesta una omissione nel funzionamento delle presse e del forno a cui era addetto durante il turno di notte.
L’operaio, dopo aver fatto ricorso al tribunale per contestare il provvedimento, trova l'accoglienza dell'istanza da parte del giudice del lavoro di Teramo Giuseppe Marcheggiani che specifica nella sentenza: “non ricorrono gli estremi del giustificato motivo soggettivo e della giusta causa addotti dal datore di lavoro per insussistenza del fatto contestato ovvero perché il fatto rientra tra le condotte punibili con una sanzione conservativa sulla base delle previsioni dei contratti collettivi dei codici disciplinari applicabili e per questo annulla il licenziamento e condanna il datore di lavoro alla reintegrazione”.
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