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lunedì 2 dicembre 2013

Messa in sicurezza del torrente vibrata. La denuncia degli ambientalisti distrutta la casa degli aironi


Val Vibrata. Nell’eseguire opere fluviali, peraltro discutibili, il Genio Civile Regionale distrugge la casa degli aironi, un insediamento di circa 50 esemplari che ora vagano alla ricerca di un rifugio. Ad affermarlo il presidente della Task Force Ambientale, Giuliano Marsili, che attacca la Regione : “ l’intervento sul torrente Vibrata all’altezza dei tre ponti era stato già contestato prima dell’estate perché viene ritenuto inutile per via delle melme fortemente inquinate riportate alla luce con l’abbassamento del letto sotto i tre ponti, melme che non sono state asportate ma che vengono spalmate lungo il torrente e che alla prima piena verranno trasportate in spiaggia mettendo così a rischio la prossima stagione estiva “. Secondo gli ambientalisti il commissario delle opere straordinarie, nel facilitare l’accesso delle acque piovane provenienti dalla nuova condotta di Via Veneto, opera peraltro fortemente contestata dagli ecologisti, trovandosi circa 100.000 euro in avanzo, ha ritenuto di dover compiere questo intervento. “ E’ inutile abbassare il letto del torrente solo al centro – continua Marsili, spostando le melme di lato, non cambia nulla a livello di superficie utile per il deflusso delle acque, la Regione non ha tenuto conto che l’apporto enorme delle acque dalla nuova condotta mette a rischio la tenuta degli argini, argini che non sono stati assolutamente né rinforzati né ricostruiti, soprattutto nella zona delle gabbionate di pietra divelte dalle ultime piene, anzi, il livello dell’alveo è stato alzato di circa un metro, questa soluzione va bene finchè le acque non raggiungono un livello alto, come avvenuto durante le ultime piogge, ma possono peggiorare la situazione e aggravarla in caso di piena forte”. “ In compenso sono state distrutte le case degli aironi bianchi, una colonia di 50 esemplari che si erano stabiliti nell’area dell’intervento – conclude Marsili – e non si comprende come gli uffici regionali non tengano conto che quell’area è compresa nell’oasi di protezione della fauna”. La speranza delle associazioni ambientaliste è che diminuiscano sempre di più i trasferimenti di denaro dal Governo Centrale e che di fatto bloccherebbero tutti i programmi dei lavori nel prossimo futuro : “ visto che gli interventi della regione e del Genio Civile producono più danni che soluzioni “.

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